Rimini, bacio hard in palestra. Il coach accusato di violenza sessuale

L’uomo si è scusato più volte, ma la cliente è corsa a denunciarlo

Allenamenti in palestra

Allenamenti in palestra

Rimini, 18 ottobre 2020 - Non l’ha passata liscia il socio di una palestra che ha molestato una delle sue clienti. E non c’è andato nemmeno tanto leggero, dal momento che le ha ‘stampato’ un bacio sul sedere. La ragazza, giustamente, non ha reagito bene per niente, e dopo avergliene dette di tutti i colori, è andata dai carabinieri a denunciarlo. L’uomo, 35 anni, è ora alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale, mentre la giovane si è costituita parte civile nel processo, assistita dall’avvocato Stefano Caroli.

I fatti risalgono a due anni fa. La vittima, 20 anni, riccionese, frequentava una nota palestra della zona, gestita da due soci. Uno dei quali, aveva notato, negli ultimi tempi aveva nei suoi confronti ‘attenzioni’ poco gradite, o comunque che a suo parere andavano decisamente oltre quelle che dovrebbe avere un coach con la sua cliente.

Atteggiamenti che avevano sfiorato le molestie, ma lei sapeva come difendersi e gli aveva fatto capire chiaramente che non era interessata. La cosa però andava avanti, e la metteva molto a disagio. Non aveva mai pensato però di doversi, per così dire, guardare le spalle.

Ma quel pomeriggio, lui aveva passato ogni limite. Secondo il racconto fatto dalla giovane (e a anche da un paio di testimoni presenti al fatto) ai carabinieri della Stazione di Riccione, aveva appena terminato l’allenamento e uscita dalla palestra si era fermata un attimo per salutare un amico, quando aveva sentito ‘qualcuno’ che le baciava il fondoschiena.

Allibita, si era voltata di scatto e si era trovata di fronte proprio lui. Lei aveva reagito malissimo, e vedendo che era fuorì di sè dalla rabbia, il titolare della palestra aveva capito di averla fatta grossa. Prima aveva cercato di darle ad intendere che era scivolato dalla scala, ma poi quando si era reso conto che non attaccava, aveva cominciato a scusarsi. Scuse non accettate, ed era scattata la denuncia ai carabinieri.