Rimini, circuisce l’anziana e le spilla 300mila euro

Una badante moldava pattegggia due anni davanti al giudice per la truffa ai danni della signora riminese che accudiva

L'anziana è stata convinta a cedere il suo ingente patrimonio

L'anziana è stata convinta a cedere il suo ingente patrimonio

Rimini, 1 ottobre 2020 - Un’anziana riminese si era affidata totalmente a lei e, pur di non perderla, è arrivata a versarle una montagna di denaro; trecentomila euro, hanno quantificato gli investigatori. Il tutto svaniti in tre anni. Sotto accusa per truffa e circonvenzione di incapace è finita una badante moldava di 52 anni (difesa dall’avvocato Massimo Succi). Ieri mattina davanti al giudice per le udienze preliminari, Vinicio Cantarini, ha scelto di patteggiare una pena a due anni di reclusione (con pena sospesa). La donna, però, da tempo è tornata nel suo paese d’origine.

La vicenda aveva avuto inizio sei anni fa quando la riminese, per motivi di salute, aveva avuto bisogno di prendere in casa una persona che l’assistesse. E l’anziana (che è assistita dall’avvocato Gianluca Sardella) aveva scelto come sua aiutante una signora di origine moldava di 49 anni. La riminese, che ha anche una figlia, con la badante aveva da subito instaurato quasi familiare. L’anziana aveva ritrovato in quella donna straniera un nuovo affetto al quale appoggiarsi. Così, sempre stando alle accuse formulate dagli investigatori, coordinati dal pm Luigi Sgambati, la moldava aveva iniziato ad approfittare di questa dipendenza che si era venuta a creare, complici anche gli allora rapporti non idilliaci tra l’anziana e la figlia. La badante aveva così cominciato a chiedere altri soldi, oltre allo stipendio ed al vitto e alloggio pattuiti, per restare.

"Mi hanno offerto un altro lavoro da 4mila euro, se vuoi che rimanga, mi devi dare più denaro". E l’anziana aveva scelto di cedere al ricatto pur di non perdere la sua dipendente. Così dal suo conto corrente bancario sono state prelevate ingenti somme di denaro in contante nel corso di tre anni, insieme all’emissione di diversi bonifici. Pur di intascare altri soldi, la badante era arrivata a chiedere alla sua datrice di lavoro un surplus di 600 euro per un farmaco che la straniera avrebbe fatto arrivare dalla stessa Moldavia. In totale dal conto corrente bancario dell’anziana sarebbero spariti trecentomila euro.

A scoprire il raggiro ai danni della signora riminese è stata la figlia che, dopo essersi riappacificata con la madre, andando in banca per sbrigare alcune commissioni, si è ritrovata con il conto quasi prosciugata. Da qui era partita la denuncia e successivamente l’inchiesta che ha portato ieri mattina al patteggiamento della moldava a due anni. Ma la straniera da tempo è tornata nel suo paese e del denaro non c’è più traccia.