"Basta uffici pubblici come ghiacciaie"

L’assessore Anna Montini anticipa il Piano di risparmio energetico del Comune: un tetto all’aria condizionata e al riscaldamento

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"Siamo pronti a dire basta con le ghiacciaie negli uffici pubblici. Da subito". L’assessore all’Ambiente Anna Montini ’promuove’ lo stop ai condizionatori a palla decisa dalle commissioni Ambiente e Attività produttive, sulla scia della battuta del premier Draghi ’pace o condizionatori accesi d’estate’.

Una provocazione, ma il tema del caro energia... scotta.

"Già da inizio anno abbiamo abbassato la temperatura degli edifici pubblici, scuole escluse, a 19 gradi. In estate non si scende sotto i 27 gradi, più 2 di tolleranza, esclusi ospedali e case di cura".

Di quanti edifici comunali parliamo?

"Oltre 200, di cui 80 scuole. Compreso stadio Neri, palestre e così via".

Misure che anticipano un progetto più ampio di risparmio?

"A breve presenteremo un vero e proprio ‘Piano integrato dell’energia’".

Che cosa vuol dire?

"Ad esempio più flessibilità nell’accensione o spegnimento degli impianti, sia di riscaldamento sia di illuminazione, in base delle reali condizioni ed esigenze climatiche e ambientali".

Luci accese più tardi di sera, in strade, piazze e parchi, spente prima al mattino?

"Anche. Parliamo, riguardo all’illuminazione, di 10-15 minuti, garantendo però la sicurezza. Solo con queste misure, tra riscaldamento e illuminazione, si potrebbe incidere sui consumi per circa un 10 per cento".

Come ci si arriv a?

"Abbiamo attivato un monitoraggio sugli oltre 450 ’quadri di comando’ per l’illuminazione pubblica, per valutare i risparmi possibili".

C’è in vista un bando per cercare un nuovo gestore.

"Sì: per la concessione del servizio di illuminazione pubblica, il cui iter prevede una gara. E’ stato approvato giovedì dal consiglio comunale".

Quali i risparmi previsti?

"Grazie anche a tecnologie sempre più sostenibili avremo un elevato risparmio energetico, pari a oltre 8,6 milioni di kWh annui, il 62 per cento rispetto al consumo annuale medio".

In... soldoni, è il caso di dire?

"Oggi il Comune spende sui 3,5 milioni l’anno per l’energia; il risparmio previsto a regime è di 1,850 milioni ogni 12 mesi".

Sul tetto al riscaldamento le scuole, giustamente, non si toccano.

"E’ così. Ma voglio ricordare che Rimini può contare ad oggi su cinque scuole a consumo energetico quasi zero (near zero Energy building), classificazione che rappresenta la caratteristica principale di tutte le nuove progettazioni in programma e in corso di realizzazione".

Mario Gradara