REDAZIONE RIMINI

Botte alla fidanzata. Avvocatessa a processo

Riminese querela la ex convivente dopo la fine della loro relazione. Dal 2017 al 2020 avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche.

Riminese querela la ex convivente dopo la fine della loro relazione. Dal 2017 al 2020 avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche.

Riminese querela la ex convivente dopo la fine della loro relazione. Dal 2017 al 2020 avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche.

Rimini, 8 dicembre 2024 – Di professione fa l’avvocatessa, ma questa volta sarà lei a doversi difendere, in un’aula di tribunale, dalle accuse di maltrattamenti in famiglia che le vengono mosse da quella che per un certo periodo è stata la sua fidanzata e convivente, una donna riminese che ha deciso di denunciarla perchè stanca di subire in silenzio presunte angherie e vessazioni. A processo davanti al giudice monocratico di Rimini è finita una donna di 54 anni, assistita dall’avvocato Andrea Iaccarini. Nei giorni scorsi si è svolta una nuova udienza nel corso della quale è stata parzialmente ascoltata la parte offesa. Il processo è stato rinviato al mese di gennaio.

Tutto parte dalla denuncia presentata dalla presunta vittima, una donna riminese che avrebbe intrecciato una relazione sentimentale e convissuto insieme all’avvocatessa nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020. Una convivenza non certo semplice, almeno stando alla ricostruzione degli inquirenti e alla tesi dell’autrice della denuncia, che sarebbe stata scandita anche da presunti episodi di aggressione fisica. La donna sostiene di essere stata più volte malmenata dall’allora compagna, anche con schiaffi e spintoni e di essere stata costretta a subire il lancio di oggetti. Il tutto sarebbe stato accompagnato, sostiene sempre la presunta vittima, da insulti e minacce come quella di "rovinarle la vita" o "farla finire sotto un ponte".

Una serie di comportamenti vessatori, umilianti e denigratori che avrebbero costretto la riminese a rimanere imprigionata per mesi in uno stato di soggezione e vulnerabilità psicologica dal quale non riusciva in alcun modo a liberarsi. Gli episodi contestati fanno riferimento ad un arco temporale compreso tra il 2017 e il 2020, periodo durante il quale sarebbe proseguita la relazione e la convivenza della coppia, fino alla definitiva rottura e alla denuncia presentata alle forze dell’ordine. L’indagine ha messo in moto un procedimento che ha quindi portato al rinvio a giudizio dell’avvocatessa 54enne, la quale non è iscritto all’albo della nostra provincia e al momento non risiede più a Rimini, avendo da tempo rotto i ponti con l’ex compagna che l’ha portata in tribunale. La donna ha respinto con forza le accuse.