Business degli integratori, gli avvocati di Bollini: "Pronti a dimostrare che ha agito correttamente"

Per l’ex calciatore e gli altri 12 indagati disposto il dissequestro di beni per 7 milioni di euro

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L’ex calciatore Fabio Bollini (foto) e gli altri indagati sono certi di poter dimostrare la loro innocenza. Intanto per lui e gli altri 12 denunciati dalla Guardia di finanza al termine dell’operazione ’Cheope’, che ha smascherato il sistema di vendite piramidali di integratori, è arrivata una prima vittoria. Il tribunale del riesame, su richiesta dei legali degli indagati, ha disposto il dissequestro di conti correnti, case, terreni e altri beni per un valore di oltre 7 milioni di euro. Il sequestro del ’tesoretto’ era stato disposto a maggio dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del pm Luca Bertuzzi.

In aula gli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini, che difendono Bollini (considerato dagli inquirenti il capo dell’organizzazione), un altro sammarinese e altri 9 dei 13 indagati, hanno sostenuto "l’insussistenza di ogni ipotesi di reato" nonché "l’abnormità del profitto di reato sottoposto a sequestro". Il tribunale del riesame ha così disposto la revoca del sequestro. "In attesa di poter esaminare le motivazioni del provvedimento – dicono i legali – grande è la soddisfazione per l’esito della vicenda in questa fase cautelare". Gli avvocati ribadiscono poi come "tutti i soggetti coinvolti hanno sempre espresso la convinzione della legittimità del loro operato".