Rimini, allevamento abusivo di pitbull scoperto dai carabinieri. Due denunciati

I ventidue cani di razza erano in una rimessa a San Clemente. Ad alcuni di loro erano già state tagliate le orecchie

Allevamento abusivo di pitbull scoperto dai carabinieri

Allevamento abusivo di pitbull scoperto dai carabinieri

Rimini, 8 febbraio 2019 – Un allevamento abusivo di pitbull a molti dei quali avevano già tagliato le orecchie. L’hanno scovato ieri pomeriggio i carabinieri della Tenenza di Cattolica che hanno denunciato due persone per maltrattamenti di animali. Il canile è stato sequestrato e degli animali si stanno occupando ora i veterinari dell’Ausl.

Le voci ai militari erano arrivate qualche giorno prima. Nella zona di San Clemente c’erano parecchi cani, ma allevamenti ufficiali da quelle parti non ne risultavano. I carabinieri hanno deciso quindi di approfondire, e alla fine sono riusciti a identificare la zona in cui sorgeva il fantomatico canile. Un’area impervia con niente intorno, niente di più sicuro per chi doveva nascondere qualcosa, come in questo caso di particolarmente ‘rumoroso’.

Gli investigatori, avuto la conferma che si trattava proprio di un allevamento clandestino, hanno organizzato il blitz. Ieri pomeriggio, i carabinieri della Tenenza, insieme ai colleghi della Forestale, Ispettorato del lavoro e veterinari dell’Ausl, hanno fatto irruzione nella grande rimessa trasformata in canile. I latrati dei cani li hanno sentiti ancora prima di arrivare. Si trattava solo ed esclusivamente di pitbull, 11 cani adulti e 11 cuccioli, rinchiusi all’interno di gabbiotti sparsi nel grande terreno agricolo.

E' bastata un’occhiata per vedere che a molti degli animali era già stato praticato il taglio delle orecchie, rigorosamente vietato nel nostro Paese. Divieto fin troppo spesso ignorato. I cani sono apparsi in buono stato, ma alcuni di loro erano privi anche di microchips. A gestire il tutto, un 30enne, residente a Misano e con già qualche precedente penale, il quale, hanno scoperto i carabinieri, aveva anche una sorta di dipendente permanente. Uno slovacco che viveva lì dentro, dormendo in una specie di letto improvvisato, dietro pagamento di 10-20 euro al giorno. Naturalmente in nero. Mentre l’intera struttura è stata messa sotto sequestro, il titolare è stato denunciato per maltrattamenti di animali e abbandono di rifiuti nel terreno (scarico illegale di acque reflue), e gli è stata inflitta una sanzione di circa 14mila euro. Nei guai è finito anche un cliente del misanese, un 34enne proprietario di uno dei pitbull a cui erano state tagliate le orecchie. Anche nel suo caso è scattata la denuncia per maltrattamenti.