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La Cassazione decide sul carcere per Dassilva: possibile svolta nel caso Pierina Paganelli

La difesa, rappresentata dagli avvocati Guidi e Fabbri, ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale di Riesame di confermare l’arresto del senegalese, unico indagato per il delitto

La Cassazione decide sul carcere per Dassilva: possibile svolta nel caso Pierina Paganelli

Rimini, 22 gennaio 2025 – È il giorno della verità per Louis Dassilva. È attesa per oggi la decisione della Corte di Cassazione, chiamata ad esprimere un parere sulle esigenze cautelari che il 16 luglio scorso avevano portato alla carcerazione del 35enne senegalese, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli.

Udienza in Cassazione

Oggi la difesa di Dassilva (gli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri) sarà in Cassazione per l’udienza riguardante la custodia cautelare in carcere del vicino di casa di Pierina. I legali hanno infatti presentato ricorso contro la decisione del tribunale di Riesame di Bologna, che a settembre aveva confermato la validità dell’impianto accusatorio alla base dell’ordinanza firmata dal gip Cantarini in luglio. I legali di Louis hanno presentato diverse osservazioni che, se dovessero essere accolte dalla Suprema Corte, potrebbero far spostare il fascicolo nuovamente sul tavolo del Riesame. In quel caso, la partita per la scarcerazione di Louis sarebbe dunque riaperta.

Louis Dassilva è in carcere dal 16 luglio ed è l'unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023
Louis Dassilva è in carcere dal 16 luglio ed è l'unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023

Sviluppi sull'incidente probatorio

È invece slittata al 6 febbraio prossimo l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio richiesto dal gip Cantarini sui reperti provenienti dalla scena del crimine. Il professor Emiliano Giardina dell’Università Tor Vergata di Roma, super consulente del tribunale, sarà chiamato a illustrare la sua relazione sugli esami genetici compiuti su 34 tracce isolate da polizia scientifica e squadra mobile, rispondendo alle eventuali richieste di chiarimenti delle parti.

Sotto la lente di ingrandimento reperti di vario tipo, tra cui:

  • gli indumenti della vittima,
  • oggetti contenuti nella borsa di Pierina,
  • e reperti sequestrati a casa di Dassilva.

Come già emerso, tuttavia, nonostante l’imponenza di un lavoro durato quasi sei mesi con l’utilizzo delle tecnologie più sofisticate, non sarebbe stato possibile trovare il ‘match’ tra il campione biologico di Dassilva (in carcere dal luglio scorso) con il resto del Dna repertato. Gli esami genetici, dunque, non consentirebbero di confermare la presenza del 35enne senegalese nel garage sotterraneo di via del Ciclamino, la sera del 3 ottobre del 2023. Il Dna di Louis è stato trovato solo su un coltello da cucina e un pantalone presi nella sua abitazione. A parte la vittima e l’indagato (per i due oggetti) nessun altro profilo è stato isolato.

Prossime udienze

Altra data fondamentale è quella del 10 febbraio, quando è prevista l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio sui dispositivi elettronici del senegalese.