"Ogni 1° maggio ci ritroviamo a pregare. Dopo tutti questi anni, la nostra Guerrina ci manca e ci mancherà per sempre". A parlare, nell’ottavo anniversario della scomparsa della casalinga di Ca’ Raffaello, è Silvano Piscaglia, lo zio. Per lui le cose da scoprire sono ancora molte. "Non si è voluto capire come è andata davvero" dice Silvano.
Crede che il responsabile sia solo Gratien?
"Gratien non è mai stato sollecitato a parlare. In nessun modo viene stimolato a dire la verità. E noi non sapremo mai che fine ha fatto Guerrina e come è davvero morta".
Dopo 8 anni cosa rimane?
"Nulla. Vorremmo sapere tutti dove è stata uccisa e dove si trova il suo corpo".
Vi manca?
"Sì a tutti. Ci ritroviamo ogni 1° maggio, io e gli altri familiari di Novafeltria, con le mie nipoti, le sorelle di Guerrina. Anche domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà una messa a lei dedicata. E poi resteremo insieme per questa giornata".
E’ mai più tornato a Ca’ Raffaello?
"Solo una volta. Sono passato da casa sua, dalla canonica. Ho ripercorso tutto il tragitto, sono arrivato fino a Cicogniaia. Poi non sono più voluto andare. Troppa angoscia e tristezza".
r.c.