Contratto industria, ok dei lavoratori

Una maratona referendaria che ha portato alle urne 5.258 dipendenti del settore: il 93% ha detto sì al rinnovo

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Una vera e propria maratona referendaria e alla fine è arrivato un sì deciso. Il sindacato ha lasciato l’ultima parola ai lavoratori sul rinnovo contratto industria. Ed è arrivato il via libera con il sì del 93%. È questo il risultato del referendum consultivo promosso dalle Federazioni Industria di Csdl, Cdls e Usl. Una maratona referendaria, come già ricordato, articolata in 62 assemblee che complessivamente ha interessato 5.258 lavoratori. I votanti sono stati 2.244, con 2.048 sì e 166 no. "La scelta di lasciare ai lavoratori l’ultima parola attraverso lo strumento referendario – spiegano in coro i segretari delle Federazioni Industria, Agostino D’Antonio della Csdl, Paride Neri della Cdls ed Enrico Biordi dell’Usl – conferma un percorso democratico ormai decennale e l’ampio apprezzamento arrivato dalle fabbriche e dagli uffici è un punto fermo importante arrivato in un contesto socio-economico molto difficile".

Il rinnovo del contratto, firmato lo scorso mese di aprile insieme all’associazione industriali (Anis), prevede un aumento in busta paga del 5,4% spalmato sul biennio che comprende il 2022 e il prossimo anno. "È stata una trattativa – spiegano i tre segretari delle Federazioni Industria – portata avanti in un contesto fortemente caratterizzato dall’incertezza economica e dalla crisi energetica, causata dalla guerra russo-ucraina. Trattativa essenzialmente incentrata sull’aumento delle retribuzioni per far fronte al generalizzato rincaro dei prezzi e delle utenze e la conferma dell’impianto di flessibilità". In autunno, dopo i lavori del settore industria, partirà anche la consultazione referendaria che interesserà gli 800 lavoratori del settore artigianato. Questo rinnovo contrattuale è stato siglato lo scorso giugno e condivide complessivamente l’entità degli aumenti del settore industria.

"Complessivamente la stagione referendaria – concludono i sindacati – si concluderà a fine anno, quando i lavoratori del settore industria e del settore artigianato, così come previsto dalla legge sulla rappresentatività, saranno nuovamente chiamati ad esprimere il loro parere sul testo unico del contratto collettivo dell’industria che avrà validità erga omnes".