Così cambia il piano spiaggia "Accorperemo gli stabilimenti e creeremo più aree pubbliche"

L’amministrazione di Rimini si prepara a riorganizzare le attività balneari in vista delle gare. L’assessore Frisoni: "Il governo convochi subito i Comuni per scrivere insieme la nuova legge".

Così cambia il piano spiaggia   "Accorperemo gli stabilimenti  e creeremo più aree pubbliche"

Così cambia il piano spiaggia "Accorperemo gli stabilimenti e creeremo più aree pubbliche"

Concessioni balneari diverse dalla situazione attuale, con stabilimenti e chioschi riuniti in un’unica realtà. E nuove aree pubbliche che si fanno largo tra le concessioni esistenti creando dei corridoi ampi verso il mare. Non si tratta della spiaggia del futuro che nascerà dalle gare per le concessioni, date ormai per inevitabili, bensì del nuovo piano spiaggia del Comune di Rimini. "Non rimaniamo fermi in attesa di quanto stabilirà il governo in materia di decreti attuativi sulle concessioni – premette l’assessore al demanio, Roberta Frisoni – Il lavoro che stiamo facendo sul piano spiaggia va avanti senza rallentamenti".

Resta il fatto che quanto stabilirete con il piano spiaggia dovrà considerare anche il futuro delle concessioni.

"Per questo riteniamo che il governo non possa andare avanti in questo modo sulla disciplina delle concessioni. Il governo convochi tutti gli enti, compresi i Comuni, per farli partecipare al tavolo di lavoro. Non è possibile che ancora non si sia stato fatto, visto che saranno poi i Comuni a dovere applicare la disciplina. Servono regia e condivisione".

Intanto voi andate avanti.

"Certo. Il lavoro sul piano spiaggia è partito già nel 2022, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga precedente sulle concessioni".

Cosa volete fare della spiaggia?

"Abbiamo idee chiare sul come svilupparla, e abbiamo da tempo avviato gli incontri con le varie realtà interessate al piano per raccogliere idee e suggerimenti".

Che tempi vi date?

"Entro l’estate vogliamo già avere il nuovo piano spiaggia pronto, così da poter procedere con l’iter burocratico che prevede incontri, osservazioni e controdeduzioni per arrivare al nuovo piano".

Passiamo alle novità: la prima.

"Spingere sugli accorpamenti tra attività, ma non come nel piano del passato quando si pensava a grandi stabilimenti composti da 5 o 6 delle attuali concessioni. Preferiremmo accorpamenti più piccoli, con almeno 3 concessioni che considerino 2 stabilimenti e un bar-ristorante".

Si potranno fare piscine e nuove strutture?

"Accorpare più zone significa ottimizzare spazi e strutture a servizio dell’intero nuovo stabilimento. Valutiamo anche la possibilità di avvicinare i bar-ristoranti al Parco del mare offrendo un doppio servizio, per chi è in spiaggia e per chi frequenta la zona del lungomare. Considereremo la possibilità di fare piscine e giochi d’acqua".

La seconda novità?

"Realizzare nuove aree pubbliche, come quella che oggi vediamo davanti a piazzale Kennedy, così che le persone possano arrivare al mare godendo di spazi polifunzionali dove fare attività fisica, yoga e molto altro. E’ un concetto nuovo che vorremmo portare in altre zone del litorale"

Dove?

"Con il Parco del mare nasceranno diverse piazze a ridosso della spiaggia: in piazzale Tripoli, Benedetto Croce, in fondo a via Toscanini, alla Murri e a Rivazzura. In queste situazioni pensiamo a zone di spiaggia pubbliche che arrivano fino al mare".

Ma oggi insistono degli stabilimenti in quelle aree.

"Le concessioni andranno riviste e riperimetrate lasciando questi nuovi spazi che potranno accogliere le esigenze delle persone durante tutto l’arco dell’anno".

Andrea Oliva