
Il materiale sequestrato dai finanzieri del comando provinciale di Rimini
Una rete di corrieri che spediva la droga attraverso pacchi postali. L’inchiesta, che ha preso il via in maniera accidentale la scorsa estate, ha visto il coinvolgimento di quattro persone, residenti a Villa Verucchio e San Leo, tre delle quali sono state raggiunte da misure cautelari. I militari, sotto la direzione del pubblico ministero, hanno sequestrato oltre 15 chilogrammi di hashish e marijuana, scoprendo un’ampia rete di spaccio nel cuore della Valmarecchia. Tutto è cominciato quando, in un centro di ritiro pacchi di Verucchio, un corriere ha accidentalmente aperto uno scatolone lasciato in attesa di essere ritirato. All’interno, invece dei consueti prodotti, sono emersi dei pacchetti contenenti palline di formaggio che, al loro interno, nascondevano oltre mezzo chilo di hashish e alcuni grammi di marijuana.
Allarmati dalla scoperta, i responsabili del centro hanno immediatamente contattato la Guardia di Finanza, che, con l’aiuto dell’unità cinofila, ha sequestrato i plichi e avviato un’indagine. Pochi giorni dopo, una seconda segnalazione ha fatto emergere un nuovo pacco sospetto, che, sempre grazie ai cani antidroga, ha rivelato la presenza di 60 grammi di marijuana. A questo punto, gli investigatori hanno iniziato ad analizzare i dati di tracciamento dei pacchi per risalire ai mittenti e destinatari, concentrandosi sul punto di ritiro per identificare coloro che ritiravano i pacchi sospetti.
Tra le persone individuate, sono emersi due residenti a Verucchio, una donna di 56 anni e un uomo di 65, che avevano consegnato un altro pacco simile a quelli precedentemente sequestrati. Dopo averli pedinati, i militari li hanno fermati. Successivamente, su ordine del pubblico ministero, i finanzieri si sono recati nelle loro abitazioni per eseguire delle perquisizioni.
Durante il blitz, gli agenti hanno scoperto un ingente quantitativo di stupefacente: 9 panetti di hashish, per un peso complessivo di 431 grammi, e 30 grammi di marijuana. Nella casa del 27enne, figlio della donna di 56 anni, non sono stati trovati stupefacenti, ma in auto sono stati rinvenuti 500 euro in contanti. La situazione si è aggravata ulteriormente quando, nella vettura del 52enne, sono stati trovati 142 pacchetti di hashish per un peso di oltre 11 chili e 1,8 chili di marijuana. In seguito a questi ritrovamenti, il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto tre misure cautelari: il 27enne è stato posto agli arresti domiciliari, mentre la donna di 56 anni e l’uomo di 65 anni sono stati sottoposti all’obbligo di firma quattro volte a settimana. Il 52enne, invece, risulta indagato a piede libero. Tutti gli indagati, assistiti dall’avvocato Massimiliano Orrù, dovranno comparire davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.