Falcia due donne durante la fuga Test tossicologico per il rapinatore

Folle inseguimento in viale Regina Margherita: spunta il video che mostra il momento dell’impatto. Trenta giorni di prognosi per la cameriera travolta dal 45enne Ciro Esposito, ora in carcere

Migration

In viale Regina Margherita sono le 10.22 di venerdì mattina. Una coppietta passeggia tranquillamente sul marciapiede, all’altezza dell’incrocio con viale Nervi. Si sono appena alzati dal tavolo del bar Joker, dove hanno fatto colazione. Lei, una ragazza moldava di 28 anni che lavora come cameriera in un albergo della zona, chiacchiera del più e del meno con il compagno. È in quel momento che accade. Una Ford Fiesta impazzita, con al volante il rapinatore 45enne pluripregiudicato Ciro Esposito, lanciata a tutta velocità in direzione di Riccione, sbanda sulla destra, sale sul marciapiede e falcia in pieno la ragazza. Quest’ultima viene scaraventata in aria come un fantoccio. Dopo un volo di una decina di metri, ricade faccia a terra davanti all’ingresso dell’hotel Jumbo, dopo aver colpito con le gambe un ombrellone. Il primo a soccorrerla è il compagno. La 28enne è ferita e perde sangue dal naso e dalla bocca. Verrà trasportata in ambulanza all’ospedale Bufalini di Cesena, dove fino a ieri era ancora ricoverata. Pare che abbia riportata la frattura del coccige: la prognosi è di 30 giorni. Insieme a lei, sull’asfalto, rimane anche una turista francese di 32 anni, Ludivine Correani, ferita in maniera meno grave. Il tutto viene immortalato dalla telecamere esterna dell’hotel. I fotogrammi, immediatamente acquisiti dagli agenti della polizia di Stato che si stanno occupando delle indagini, sono di quelli che mettono i brividi.

"Poteva essere una strage" hanno detto alcuni testimoni. A giudicare dal filmato, non si può che dar loro retta. Solo per miracolo, la Ford Fiesta – rubata poco prima, verso le 10.10, dal 45enne ad una coppia che stava uscendo dal parcheggio di via Roma – non ha ucciso degli innocenti. Dopo aver investito le due ragazze, la macchina ha travolto le sedute e le fioriere del bar e del pub Jimmis. A quel punto i poliziotti delle Volanti, che lo stavano braccando da viale Regina Elena e che lo avevano inseguito sul lungomare Di Vittorio e poi in piazzale Gondar – hanno sbarrato la strada al fuggitivo. Quest’ultimo ha ingranato la retromarcia, rischiando di travolgere altri passanti. Una manovra pericolosa, che ha indotto un agente a sparare due colpi contro la ruota posteriore sinistra. Anche con la gomma terra, Esposito ha proseguito la sua fuga. È stato individuato alla stazione di Miramare, da un agente fuori servizio, mentre cercava di salire a bordo di un treno (dopo aver abbandonato l’auto) e poi arrestato all’interno del sottopasso. Attualmente si trova in carcere, su disposizione del pm di turno Davide Ercolani. È accusato di rapina aggravata e lesioni personali pluriaggravate. Ha alle sue spalle un passato da tossicodipendente e non è da escludere che possa aver commesso il tutto sotto effetto di sostanze. Per questo motivo gli inquirenti hanno disposto un test tossicologico. Il 31 luglio scorso il 45enne era stato arrestato per il possesso di una carta di credito rubata. In tribunale l’accusa è stata però derubricata in quella di furto: reato che non è perseguibile se non dietro querela di parte. Non essendo stata presentata denuncia contro di lui, era stato rimesso in libertà.

Lorenzo Muccioli