Rimini, falso omeopata curava il covid con le polverine

Scoperto l'ennesimo 'stregone' da pandemia: si spacciava per medico, pur non avendo alcun attestato professionale o laurea. Spediva preparati alle erbe

Erbe (foto di repertorio)

Erbe (foto di repertorio)

Rimini, 19 gennaio 2022 - E' spuntato a Rimini l'ennesimo 'stregone' da da Covid. Un falso omeopata prometteva infatti la guarigione dal coronavirus grazie all'uso di polverine. Il blitz è avvenuto nei giorni scorsi: i militari del Comando provinciale, al termine di una complessa indagine durata circa un anno, hanno eseguito un provvedimento del Gip del Tribunale di Rimini con cui è stato vietato l'esercizio della professione di medico omeopata, biologo, chimico, biochimico, dietologo, erborista, naturista, fitoterapeuta, con sequestro preventivo di disponibilità finanziarie fino a 16.000 euro, a un uomo che avrebbe esercitato abusivamente la professione di medico chirurgo omeopata fitoterapeuta, nonché di ricercatore biodinamico.

I Finanzieri sono partiti dalle numerose persone a cui il sedicente professionista, spacciandosi per medico, pur non essendo titolare di alcun attestato professionale o laurea, spediva preparati in polvere a base di comuni erbe approfittando della pandemia in corso, dei problemi di salute personali e della paura di contrarre il virus, ingenerando l'erroneo convincimento che assumendoli avrebbero curato i loro mali, tra cui proprio il Covid.

Mentre in caso lo avessero contratto, avrebbero ottenuto un esito negativo del tampone eventualmente effettuato. Il presunto falso professionista è stato così denunciato in Procura per le ipotesi provvisorie di reato di abusivo esercizio della professione medica e di truffa pluriaggravata, per avere approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, in riferimento alle precarie condizioni di salute fisica delle parti offese, all'emergenza epidemiologica in corso ed all'utilizzo della vendita a distanza, che hanno ostacolato la pubblica e privata difesa.

Le indagini, proseguite con l'esecuzione di un decreto di perquisizione locale e sequestro e l'escussione in atti di tutti i clienti, hanno permesso di acquisire ulteriori elementi sulle ipotesi di reato e di quantificare il presunto profitto illecito. La Procura ha anche fatto analizzare le sostanze vendute dal sedicente professionista, con la cofderma che impongono sempre un loro uso controllato soprattutto in relazione alle dosi, trattandosi di olii essenziali estremamente concentrati e potenti, e conseguentemente potenzialmente tossici e dannosi per chi li assume in modio non controllato.