Rimini, prende le ferie per andare rubare

Dipendente della Provincia insieme a un complice faceva razzia all’interno delle auto. Colpi a Rimini, Cesena, Ravenna e Ascoli

Topo d’auto in azione (foto d’archivio)

Topo d’auto in azione (foto d’archivio)

Rimini, 29 marzo 2019 - Dipendente della Provincia di Napoli prende le ferie dal lavoro per indossare i panni del ladro. Insieme a un complice ha fatto razzie di borse, cellulari, tablet e macchine fotografiche, mettendo a segno furti da Ascoli fino a Rimini, da Cesena a Ravenna. Sono stati arrestati l’altra sera dalle Volanti davanti a un ristorante di Miramare con il bottino ancora in macchina. A fregarli, un tablet appena rubato a Cesena che aveva il geolocalizzatore.

Ed era proprio nelle auto parcheggiate fuori dai locali che i due napoletani facevano i colpi. L’altra sera avevano ripulito le macchine davanti a un ristorante di Cesena, frantumandone i vetri senza tanti complimenti. Tra gli oggetti rubati c’era anche un tablet Samsung, dotato però di geolocalizzatore. Così quando il proprietario dell’auto ha scoperto il furto, ha allertato subito le forze dell’ordine, dando via va la posizione che rimandava il segnale gps. Le macchine della Polizia si sono date il cambio lungo il percorso, fino a quando il segnale si è interrotto nei pressi di un noto ristorante sul lungomare di Rimini. Le Volanti sono arrivate sul posto in pochi minuti, in tempo per vedere due uomini scendere da un’auto e dirigersi verso il locale. Considerato che il segnale era ormai fisso, i poliziotti hanno sospettato subito che i ladri potessero essere proprio quei due. Li hanno fermati e chiesto loro i documenti, provocando un certo nervosismo. Le loro risposte era talmente vaghe che gli agenti si sono avvicinati alla macchina da cui avevano li avevano visti scendere e hanno chiesto ai colleghi della sala operativa di fare in modo che il tablet rubato squillasse.

Quando le divise hanno sentito gli squilli provenire dall’interno dell’abitacolo, hanno capito di avere fatto tombola. Hanno quindi perquisito l’auto, ma nemmeno loro si aspettavano di trovare all’interno tutta quella roba, nascosta all’interno di una nicchia ricavata tra il paraurti e il vano della ruota di scorta. Merce rubata in quattro province. Un’altra sorpresa è arrivata quando sono scattate le manette: uno dei due era un dipedente della Provincia di Napoli, un 61enne che si era messo in ferie dal lavoro per fare il ladro in trasferta. Ieri mattina, l’uomo si è giustificato raccontando che il figlio ha perso il lavoro e ha bisogno di soldi. In attesa del processo, che si svolgerà a Forlì, è stato rimandato a Napoli con l’obbligo di dimora e di non uscire la sera. Il complice, con al suo attivo qualche precedente penale, è stato invece confinato agli arresti domiciliari.