LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Scrive finte recensioni e poi le cancella in cambio di soldi: ristoratori truffati

Sedicente avvocato si faceva pagare dai titolari dei locali per rimuovere i commenti negativi pubblicati sul web Indagine della polizia postale: denunciato 50enne riminese

L’indagine è partita dalla denuncia di un ristoratore di Firenze, contattato dall’agenzia del 50enne riminese

L’indagine è partita dalla denuncia di un ristoratore di Firenze, contattato dall’agenzia del 50enne riminese

Rimini, 1 giugno 2024 – Prometteva ai ristoratori di cancellare le recensioni negative presenti su una nota piattaforma in cambio di soldi. La tariffa era di qualche centinaia di euro e il risultato garantito al cento per cento grazie ad un sistema infallibile ed all’interessamento di un fantomatico avvocato che vantava numerosi agganci nel settore. Le recensioni, una volta effettuato il pagamento, svanivano effettivamente nel nulla, con grande soddisfazione dei ristoratori. Peccato solo che, stando a quanto ipotizzato dalle stessi esercenti nelle denunce agli inquirenti, alla base di tutto ci sarebbe stata una truffa bella e buona: a scrivere, pubblicare e poi rimuovere, dietro corrispettivo economico, quelle recensioni, sarebbe stata un’agenzia con sede a Milano ma riconducibile ad un imprenditore riminese.

Utilizzando questo semplice stratagemma, la società sarebbe riuscita a far abboccare all’amo alcuni ristoratori, incassando i loro pagamenti in cambio della cancellazione delle recensioni incriminate. Un meccanismo astuto che faceva leva sull’ansia di tantissimi operatori della ristorazione, stanchi di vedere le loro aziende finire nel tritacarne del web, dove le recensioni fasulle non sono certo un rarità.

A seguito degli accertamenti condotti dagli agenti della polizia postale e dai miliari della Guardia di Finanza, nei confronti del 50enne riminese, difeso dall’avvocato Luca Greco, è stato aperto un fascicolo nel quale è stato ipotizzato il reato di diffamazione. Tuttavia è stata la stessa Procura di Rimini a chiedere l’archiviazione. Pur evidenziando il profilo ‘truffaldino’ che si sarebbe celato dietro l’intera operazione, le indagini non avrebbero comunque permesso di attribuire la paternità dei messaggi al 50enne riminese. Difficile, in mancanza di una corrispondenza tra gli indirizzi ip, stabilire con precisione chi avesse a tutti gli effetti scritto quelle recensioni negative condividendole sulla nota piattaforma. Il procedimento a suo carico è stato dunque stralciato.

La storia comincia nel 2018, quando un ristoratore di Firenze - gestore di varie attività nel capoluogo toscano - riceve uno strano fax che promuove i servizi di un’agenzia di comunicazione. Quest’ultima offre qualcosa di davvero incredibile: la possibilità di rimuovere quelle fastidiose recensioni che sono la spina nel fianco di ogni ristoratore. E’ così che l’imprenditore toscano entra in contatto con un avvocato milanese che, per dimostrare le proprie capacità miracolose, spedisce una e-mail con contenente una lunga sfilza di commenti denigratori pubblicati da presunti clienti che si lamentano per un piatto poco condito o per un cameriere maleducato.

Il metodo funziona: le recensioni spariscono a comando e così l’imprenditore inizia a fidarsi dell’agenzia, rivolgendosi all’avvocato milanese ogni volta che ha la necessità di fare piazza pulita di commenti poco lusinghieri. Un servizio pagato profumatamente, con il ristoratore che, ad ogni recensione cassata, effettua un bonifico, arrivando a versare in alcuni mesi qualche migliaia di euro. Tutto sembra filare liscio, fino a quando il ristoratore non comincia a sospettare di essere stato imbrogliato. Il campanello d’allarme arriva nel momento in cui scopre che il suo interlocutore non risulta iscritto a nessun albo degli avvocati. E’ così che decide di bussare alla porta della polizia di Stato e di mettere nero su bianco la sua denuncia che darà poi il là all’indagine.