Firme fasulle per non pagare la merce

Un rappresentante di commercio di Rimini è stato denunciato per aver falsificato la firma di una donna, costringendola a pagare 14.000 euro per materiale mai acquistato. La vittima, ex cliente dell'uomo, ha denunciato il raggiro ai Carabinieri di Reggio Emilia, che hanno confermato la falsità delle firme tramite perizia calligrafica.

Ha falsificato la firma di una donna, obbligandola a pagare 14.000 euro per del materiale che in realtà non aveva mai acquistato. Per questo motivo, un rappresentante di commercio di 61 anni residente a Rimini è stato denunciato dai carabinieri di Reggio Emilia per i reati di falsità materiale commessa dal privato e sostituzione di persona. La presunta vittima del raggiro architettato ad arte dal 61enne è una 40enne della provincia emiliana, che in passato aveva avuto rapporti di lavoro con il rappresentante indagato, avendo acquistato alcuni prodotti per la propria attività, con la concessione in comodato gratuito di alcune attrezzatture.

A distanza di tempo, dopo aver cessato il rapporto commerciale con la ditta per cui l’uomo faceva da intermediario, la vittima si è vista recapitare una fattura per il riscatto dell’attrezzatura fino a quel momento fornita, sulla base di accordi contrattuali che non aveva mai sottoscritto. La donna si è quindi rivolta ai Carabinieri di Scandiano che, grazie ad una perizia calligrafica sui documenti firmati condotta in fase di indagine, hanno accertato che le firme erano state falsificate e trovato elementi a carico del 61enne oggi indagato.