Fungo dell’acquedotto, la demolizione divide

Cattolica, la presidente del comitato Macanno: "Siamo preoccupati da questo intervento. Non sappiamo dove finiranno le antenne"

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Il quartiere Macanno si ritrova per la tradizionale cena estiva questa sera, al giardino della chiesa di Sa Benedetto con ’Veglia sull’aia’, festeggiando i 10 anni del Comitato di quartiere Macanno e ritrovandosi a tavola cittadini e famiglie. Ma tanti sono i temi al centro dell’attenzione negli ultimi mesi per un’area cittadina che conta oltre 4.000 residenti, con il centro sportivo con stadio e palazzetto, le scuole medie, la parrocchia San Benedetto e molto altro ancora. "Ad esempio la demolizione del tradizionale ’fungo’ dell’acquedotto in via Della Chiesa – così Simonetta Iacubino, storico presidente del Comitato Macanno – ci preoccupa perché da sempre tale struttura è anche la sede di numerose antenne di telefonìa mobile e ci chiediamo dove finiranno ora tutte quelle antenne. Saranno allestite vicino a case e famiglie? Le voci che ci arrivano non ci fanno stare tranquilli, vorremmo garanzie maggiori anche dall’amministrazione comunale. Conosciamo il tema e sappiamo molto bene che i regolamenti comunali purtroppo in tale materia hanno molti limiti, ma un’intera area cittadina chiede di essere tutelata".

Il quartiere è molto ricco anche di aree verdi e rotatorie: "Molti cittadini come volontari si adoperano per mantenere in ordine alcune aree verdi – continua la presidente –, ma naturalmente si chiede alle istituzioni di mantenere sempre alta la guardia sul decoro urbano ed appunto sul verde pubblico". C’è poi il tema della sicurezza: "Chiediamo la presenza maggiore dei vigili urbani – spiega – anche con un pattugliamento del territorio, temiamo sempre la presenza di balordi o topi d’appartamento e non guasterebbe certo una presenza più costante delle forze dell’ordine in un territorio così popoloso come il nostro". E naturalmente tiene sempre banco l’annosa questione del recupero sociale ed architettonico della storica casa colonica Casa Cerri, il cui rilancio è sempre tra i sogni nel cassetto di tutto il quartiere e sarebbe davvero un valore aggiunto nel prossimo futuro di tutta l’area.

Luca Pizzagalli