"I film di Fellini? Un patrimonio che l’Unesco dovrebbe tutelare"

Migration

Riportare il Fellini Museum sotto i riflettori: con questo intento il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, giovedì è andato a Sion, comune del Canton Vallese in Svizzera, per le celebrazioni del ventesimo anniversario della Fondation Fellini pour le Cinéma e del decennale dell’Espace culturel della Fondazione. "Martin Scorsese ha detto che i film di Fellini sono tra i grandi tesori della nostra cultura, rappresentano un patrimonio dell’Umanità. L’Unesco dovrebbe inserirli tra i beni da tutelare". Così ha esordito il primo cittadino riminese davanti al pubblico svizzero per rimarcare il valore del polo museale ispirato al maestro, "uno dei più grandi musei al mondo dedicati a un solo artista, il primo a un solo regista". Lo ha sottolineato alla presenza di Philippe Varone, presidente della Città di Sion, e di Stéphane Marti, presidente della Fondation Fellini pour le Cinéma di Sion, al quale Sadegholvaad ha consegnato la statua che rappresenta "Rina", la rinocerontessa simbolo del Fellini Museum. Oltre a rimarcare le peculiarità del museo, dalla trasformazione del castello alla metamorfosi della piazza fino al cinema Fulgor, Sadegholvaad ha ricordato che "il pianeta Fellini, Felliniana, com’è stato chiamato l’insieme della sua opera, chiede e consente più traiettorie di circumnavigazione, più rotte di esplorazioni e noi, con il museo, abbiamo voglia di incrociarle". Ha quindi aggiunto: "I film di Fellini sono dei classici, che non smettono mai di parlarci e di illuminarci. Come potrebbe un museo, un solo museo, per quanto diffuso, e una città, una sola città, per quanto quella natale, esaurire tutto questo?".