I ’Terconauti’ tornano a casa. A teatro una storia di autismo

Il trio spopola sui social con video e sketch che da anni sensibilizzano il pubblico: domani spettacolo agli Atti . .

I ’Terconauti’ tornano a casa. A teatro una storia di autismo

I ’Terconauti’ tornano a casa. A teatro una storia di autismo

E’ ‘Una storia di autismo’ quella che domani sera alle 21 va in scena al teatro degli Atti di Rimini. Sold out già annunciato per Damiano e Margherita Tercon e Philipp Carboni che insieme sono diventati i ‘Terconauti’. Il loro obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema dell’autismo attraverso sketch comici e racconti ironici. "Il primo a farlo è proprio mio fratello Damiano – racconta Margherita Tercon –. Lui è autistico e da sempre gli è stato detto che non avrebbe potuto fare ciò che voleva nella vita, ogni volta che sognava lavorare nello spettacolo si vedeva rispondere con un misto di imbarazzo e di incredulità". Proprio questo è uno dei temi dello spettacolo che domani solcherà le scene a Rimini, città natale del trio. "Non ci sarà spazio per le narrazioni pietistiche – continua Margherita – esse rimarranno lontane dal palco. Spazio invece alla consapevolezza e alla forza di rialzarsi, di credere in sè stessi e nei propri sogni, al di là di ogni etichetta".

La storia dei ‘Terconauti’ prende il largo qualche anno fa quando Margherita e il fidanzato Philipp decidono di aiutare Damiano iniziando a girare video ironici sul tema dell’autismo da pubblicare sui social. "Tutto è cominciato dal bisogno terapeutico di Damiano di esprimere se stesso – prosegue la ‘Terconauta’ –. Il primo video lo abbiamo pubblicato nel 2018. Fino ad all’ora dell’autismo se ne parlava poco e nel caso lo si faceva con una sfumatura di compatimento. Noi non cerchiamo questo e con lo spettacolo ‘Una storia di autismo normale’ lo abbiamo urlato da ogni palco su cui siamo saliti". In poco tempo è arrivato il successo, il trio ora conta milioni di followers sui social, un libro pubblicato, ‘Mia sorella mi rompe le balle’ ed ora uno spettacolo teatrale che ha già toccato sei città italiane e si appresta a recitare il suo ultimo atto a Rimini.

"Ho sempre pensato che mi sarei dovuta occupare di Damiano in quanto lui non è del tutto autosufficiente; ma grazie al nostro progetto di intrattenimento non è mai successo. Ora siamo una squadra, lui è felice e io ancora di più vedendolo stare bene". Spauracchio dei social network talvolta sono i così detti haters, gli odiatori da tastiera: "Anche su quel versante possiamo dirci fortunati, ci sono pochi commenti negativi sotto i nostri video – dice orgogliosamente Margherita –. Le persone reagiscono bene ai nostri contenuti e a noi piace molto confrontarci con loro. Alla fine di ogni spettacolo teatrale scendiamo dal palco e scambiamo due chiacchiere con chiunque voglia confrontarsi con me, Damiano o Philipp".

Un’esplosione di positività quella di Damiano che ora può raccontare la sua storia lungo e in largo per lo stivale e coronare il suo sogno. Proprio quello in cui pochi credevano.

f. t.