"Il Barrumba rinascerà nel Parco del mare"

Trattative con il Comune per realizzare la nuova sede del pub entro il 2024. Altri dieci locali e hotel aspettano il via libera alla riqualificazione

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di Manuel Spadazzi

La stagione è ormai alle porte per il Barrumba. Nonostante i lavori in corso per il nuovo lungomare nei tratti da piazzale Kennedy a via Pascoli e i disagi provocati dai cantieri, il locale riaprirà entro la fine di questo mese. "Non abbiamo ancora fissato la data, ma è solo questione di giorni. Il Barrumba tornerà in pista a fine aprile", assicura Agostino ’Chicco’ Brigidi, uno dei titolari del pub. Ci sarà da tribolare per i primi due mesi, a causa dei cantieri. Ma Palazzo Garampi si è impegnato a fare in modo che le attività del lungomare abbiano comunque accessi garantiti e spazi per i dehor e i tavolini esterni, nonostante i lavori.

Quella del 2022 potrebbe essere una delle ultime stagioni del locale nell’attuale sede. Perché i gestori del Barrumba sono tra gli imprenditori che hanno presentato la manifestazione d’interesse al Comune, per realizzare una nuova attività all’interno del Parco del mare. Il progetto per il nuovo Barrumba è agli atti già da tempo: "Attendiamo le risposte dall’amministrazione, siamo fiduciosi", assicura Brigidi. Nel frattempo il Comune ha rinnovato la concessione (il locale si trova sul demanio comunale) per i prossimi due anni. La concessione scadeva il 13 aprile, ed è stata rinnovata fino al 16 marzo del 2024. Il canone annuale fissato dal Comune per il Barrumba è di 7.550 euro.

Il pub non è stato l’unico a ottenere il rinnovo della concessione. "Abbiamo ricevuto una decina di manifestazioni d’interesse, da parte di hotel e pubblici esercizi, per il nuovo lungomare nei tratti 2 e 3 (da piazzale Kennedy a piazzale Marvelli e da qui a via Pascoli)". E nonostante i ritardi accumulati da Palazzo Garampi nelle procedure di valutazione dei progetti pervenuti dai privati per il Parco del mare, ormai l’iter sembra a buon punto. Nel frattempo "è stata concessa la continuità di utilizzo dello spazio pubblico e della concessione in essere". Tutto questo in attesa di "concludere gli accordi con i privati e procedere con l’attuazioni dei progetti presentati con le manifestazioni d’interesse".