"Il parco eolico non torni vicino alla costa"

L’amministrazione chiede al ministero se l’ok ha riguardato il primo o il secondo progetto

Dal ministero della Transizione ecologica è arrivato il primo via libera al parco eolico davanti alla costa riminese. Una centrale offshore progettata da Energia Wind 2020 srl in grado di produrre tanta energia da coprire quasi il fabbisogno di Rimini, ovvero circa 710 GigaWatt l’anno. In realtà, per legge, i megawatt forniti dal vento saranno ’spalmati’ sull’intera rete nazionale. Tutto a posto? Non proprio. "Non è chiaro se il via libera giunto da Roma sia stato dato al primo progetto, che prevedeva pale a 6 miglia dalla costa, oppure a quello modificato dalla società privata proponente, a seguito delle nostre richieste, che spostava le pale oltre le 12 miglia, dunque con un minimo impatto sul paesaggio". In attesa di ricevere, nei prossimi giorni, tutte le carte ministeriali, l’amministrazione comunale anticipa che, in caso l’ok abbia riguardato il primo prgetto, il Comune di Rimini farà un’osservazione chiedendo lo spostamento del parco oltre le 12 miglia, come da progetto modificato dalla stessa Energia Wind 2020". "Il tema energia è cruciale – aggiunge l’amministrazione –, dobbiamo come Paese ridurre la dipendenza dall’estero. Però: non a tutti i costi. Ovvero, quel progetto va bene, ma nella seconda versione, quella che ha visto allontanate dalla costa le pale eoliche". I generatori saranno 51, occupando un’area di 80 km quadrati, davanti la costa di Rimini, Riccione, Misano e Cattolica. "In caso contrario continueremo a batterci – prosegue l’amministrazione – insieme agli altri comuni costieri coinvolti, di qualsiasi colore politica siano". Non solo: Rimini chiede anche "compensazioni per il territorio; anche se non arriveranno qui i kilowatt prodotti, per le nostre comunità deve esserci qualche tipo di beneficio".