Il rock degli Skiantos con le parole di Tondelli

Stasera a Rimini il concerto della storica band bolognese che metterà in musica alcuni testi inediti del grande scrittore di Correggio

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di Giuseppe Di Matteo

A Pier Vittorio Tondelli la musica piaceva parecchio. Soprattutto quella rock. Lo sanno bene gli Skiantos, che stasera alle 21, nella suggestiva cornice della corte degli Agostiniani di Rimini (via Cairoli), offriranno uno spaccato inedito dello scrittore di Correggio. E lo faranno con un concerto che viaggerà proprio grazie alle sue parole (la band non sarà però al completo: Fabio Testoni ha infatti dato forfait in quanto positivo al Covid). Già, perché se Tondelli è universalmente conosciuto come romanziere – e Rimini, pubblicato nel 1985, è uno dei libri più significativi di quello che è stato soprannominato il ’Bukowski emiliano’ – è pur vero che il talento di questo autore fuori dagli schemi sapeva come non sfigurare anche quando si dilettava con le canzoni. E saranno cinque quelle che gli Skiantos suoneranno, per la prima volta, ispirandosi ad alcuni testi che Tondelli aveva buttato giù per Freak Antoni e che finora erano rimasti nel cassetto.

"Sono brani che parlano di eros e legami di coppia, ma anche di altro", spiega Massimo Roccaforte, organizzatore della serata, ribattezzata ‘Quisquilie per gli amici’. E, tra parentesi, è grazie a lui che quelle parole sono venute allo scoperto. "Stavo lavorando alla nuova edizione di Tondelli e la musica – racconta –, il libro curato da Bruno Casini che Interno4 edizioni manderà in libreria a settembre, quando mi sono imbattuto in quei testi. A parte ‘Sciare’ gli altri erano del tutto inediti. È stato Fabio testoni ad avere l’idea di musicarli tutti insieme".

Una prima assoluta, insomma, alla scoperta di un paroliere moderno e vivace anche quando il romanzo da scrivere era una storia di puro rock: "M’hai stregato con le tue chiome biondele tette tondele cosce come fionde". C’è tutto Tondelli. A proposito di Rimini: la musica per Tondelli è un po’ come la nuvola di Fantozzi, una compagna fedele che non ti abbandona mai. E infatti nel libro è proprio lei, non un cartello, ad annunciare a Marco Bauer (il protagonista della storia, anzi delle storie di quello che lo scrittore stesso definì un "romanzo polifonico") l’arrivo nella capitale del distretto del piacere. Ma stavolta niente chitarre elettriche e testi degni di un poeta maledetto, solo "le note avvolgenti di una allegra mazurka romagnola".