Il sogno americano Valpharma a New York "Il mercato chiama nuove opportunità"

L’azienda farmaceutica entrerà negli States con otto prodotti. Lucio Miranda di ExportUSA: "Non sono in grado di seguire . il maxi piano di Biden. Cercano tecnologie e l’Emilia Romagna le ha" .

Il sogno americano  Valpharma a New York  "Il mercato chiama  nuove opportunità"

Il sogno americano Valpharma a New York "Il mercato chiama nuove opportunità"

Il sogno americano è realtà. Lo sbarco a New York di Valpharma Group, la società farmaceutica con stabilimenti tra Pennabilli e San Marino, con l’apertura di una società negli Stati Uniti ne è un esempio. "Le possibilità che offre oggi il mercato statunitense per le aziende emiliano romagnole sono molto interessanti" spiega Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, società con sede a Rimini e a New York che impegna 24 persone e accompagna le aziende italiane nel complesso mercato americano. Oggi, secondo Miranda, l’economia a stelle e strisce è particolarmente interessata a settori merceologici e produttivi ottimamente rappresentati dalle piccole e medie aziende con sedi in regione. "L’internazionalizzazione verso gli Stati Uniti è un processo che richiede struttura, reattività e conoscenza delle dinamiche che ne regolano il funzionamento" premette Miranda. "L’Emilia-Romagna già oggi è un capofila di eccellenza cui dovrebbero ispirarsi tutte le altre regioni. Gli States sono un mercato dinamico, stabile, ma allo stesso tempo competitivo che va conosciuto nelle sue sfumature. Bisogna diventare americani agli occhi degli americani per avere successo". Qualcosa è cambiato oltre oceano dopo il Covid. "Oggi non si può parlare di recessione negli Stati Uniti. Questo perché la disoccupazione è appena 3,8% e il piano di investimenti del presidente Biden prevede il rinnovo delle infrastrutture, la transizione ecologica e l’implementazione dell’elettrico. Si tratta di un quadro finanziario del valore di 1.700 miliardi di Dollari". Trattandosi di un’economia che nel corso dei decenni ha visto esternalizzare settori e aziende importanti all’estero, a partire dalla Cina, oggi "gli USA non sono in grado, da soli, di implementare una tale strategia. Non dispongono di tutto il know-how e di tutte le tecnologie, dunque avranno bisogno di rivolgersi a Paesi con una produzione industriale di eccellenza in primis, l’Italia". Se Gli Usa vogliono limitare la dipendenza dalla Cina possono rivolgersi a mercati ‘amici’ quali Giappone, Germania e Italia. "L’occasione presentata dal mercato americano va sfruttata in maniera strategica. Vogliamo sensibilizzare le imprese e le amministrazioni del territorio affinché si creino i giusti presupposti per affrontare un mercato così stabile, ma allo stesso tempo competitivo come gli States”. Tante aziende in regione lo stanno già facendo come la Simol e la Pa di Reggio Emilia. Oggi sbarca a New York anche Valpharma. "Abbiamo studiato 8 prodotti per quel mercato - spiega Alessia Valducci, presidente della società -. Esportiamo nel mondo la maggior parte della produzione, e vogliamo arrivare anche negli Stati Uniti".

Andrea Oliva