Il virus è tornato ma nessuno ne parla

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Mi spiace smentirla, ma l’ultimo articolo sull’incidenza del Covid è stato pubblicato ieri su queste pagine. Non è motivo di vanto, solo una doverosa precisazione. Altri argomenti distolgono l’attenzione dei media dalla pandemia: la guerra, la crisi energetica e il futuro governo Meloni. E tutto sommato non è un male. Per due anni abbiamo vissuto praticamente in un’astanteria ospedaliera. Anche il calcio, argomento principe in ogni bar che si rispetti, era stato retrocesso per lasciare spazio a improbabili dibattiti sanitari. Non ce ne vorranno i virologi se oggi tentiamo di rimuovere mesi di lockdown, quarantene, coprifuoco. Il virus, spiegano gli esperti, non è scomparso ma è meno aggressivo. Non va sottovalutato ma chi si infetta finisce raramente in ospedale, si tratta di persone fragili che vanno il più possibile protette. Prima di parlare di Titanic starei ai dati, e se qualcuno ha deciso di archiviare le mascherine sui mezzi pubblici mi auguro l’abbia fatto sulla base di un calcolo scientifico. Dunque, stia sereno: siamo tornati a ballare e per ora non si intravedono iceberg.