Rimini, morta durante l'intervento all'anca. Indagati due medici

La vittima, una donna di 69 anni, si era sottoposta all'operazione in una clinica della Valconca

Chirurghi in sala operatoria (Ansa)

Chirurghi in sala operatoria (Ansa)

Rimini, 5 novembre 2019 - Un intervento all’anca si è trasformato in tragedia. Una donna di 69 anni, originaria di Cagli, in provincia di Pesaro-Urbino, è deceduta proprio durante l’operazione pochi giorni fa in una clinica della Valconca. E adesso per quella morte improvvisa sono stati iscritti nel registro degli indagati due medici, il chirurgo e l’anestesista che avevano in cura la signora. L’inchiesta della Procura è partita subito dopo la segnalazione del decesso, fatta dalla stessa clinica.

"Vogliamo sapere per quali cause è morta nostra madre e soprattutto se ci possono essere responsabilità nell’operato dei medici", hanno scritto nell’esposto, presentato poi anche dai figli della vittima, rappresentati dall’avvocato Mario Scarpa. Subito dopo la tragedia, la Procura di Rimini aveva disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche. Poi è stata compiuta l’autopsia sabato scorso i cui esiti non sono stati resi noti: il riserbo è totale in una situazione quanto mai delicata.

Il dramma, improvviso e inaspettato, si è consumato il 25ottobre scorso, in una clinica della Valconca. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, la donna era entrata nella struttura quello stesso giorno per effettuare un’operazione all’anca. Sembrava un intervento di routine, senza particolari rischi. Nei giorni precedenti aveva effettuato tutti gli esami del caso, come prevede la prassi pre operatoria e quella mattina era stata chiamata per l’intervento dell’inserimento della protesi. I parenti avevano iniziato a preoccuparsi quando, dopo due ore, non avevano visto uscire la loro madre. La preoccupazione si era trasformata in angoscia con il trascorrere dei minuti e senza mai ricevere una risposta. Poi, all’improvviso, dalla sala operatoria erano usciti i medici. I loro volti erano tirati, molto seri.

"Vostra madre non ce l’ha fatta", si sono sentiti annunciare i due fratelli. La donna era morta sotto i ferri. Completamente sotto choc, i due uomini, all’inizio, avevano pensato di avere capito male. Hanno così chiesto spiegazioni ai medici, cercando di conoscere che cosa fosse successo durante l’intervento, ma non hanno avuto risposte. Neanche i sanitari sapevano che cosa avesse condotto alla morte quella donna di 69 anni. Così i figli della vittima si sono già rivolti all’avvocato Mario Scarpa per farsi rappresentare nell’inchiesta. E’ stato subito aperto un fascicolo per omicidio colposo con due medici adesso iscritti nel registro degli indagati.