Lavoro nero, è sos tra le estetiste "Sul territorio oltre 40 abusive"

Benelli (Confartigianato): "Tolleranza zero". Pronti volantini e slogan. per la sensibilizzazione

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Tutti uniti contro l’abusivismo commerciale. Soprattutto quello dei settori della cura del corpo, del benessere, dell’estetica e dell’acconciatura. Se n’è parlato ieri a Gabicce Mare dove in conferenza stampa si sono ritrovati operatori e amministratori di quattro Comuni: Cattolica, San Giovanni in Marignano, Gabicce e Gradara. Sarà lanciata nei prossimi giorni una campagna mediatica di sensibilizzazione verso clienti ed operatori con manifesti e slogan. Il piano di azione, guidato dalle quattro amministrazioni e dagli operatori del settore ha l’obiettivo di supportare le aziende sane che lavorano regolarmente e sensibilizzare i ’clienti’ dei soggetti abusivi a desistere dall’alimentarli, insistendo sull’importanza di sfiduciare questi soggetti che hanno creato un mercato parallelo e stanno mettendo a rischio centinaia di imprese del territorio.

I nuovi manifesti cercheranno di ribadire la differenza, anche graficamente, sul tema di ’Lavoro bianco e lavoro nero’, con tanto di differenza ben chiara tra un cigno bianco e un cigno nero. Gli operatori del settore non hanno dubbi: il fenomeno sta dilagando, anche sul web e addirittura "il fenomeno dell’abusivismo – conferma Gastone Benelli, presidente Confartigianato di Cattolica e San Giovanni – durante gli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale. Contiamo circa da alcune segnalazioni oltre una quarantina di operatori sul territorio dei nostri quattro Comuni tra acconciatori uomo o donna, ed estetiste o cura di mani e piedi. Addirittura, abbiamo constatato tra questi che è presente chi si è lasciato andare ad annunci pubblicitari sui social, senza curarsi della propria irregolarità. Pare quasi che il mercato irregolare oggi sia tollerato. Invece no. Tutti uniti e a gran voce vogliamo ribadire che noi combattiamo l’illegalità e vogliamo tutelare le imprese sane – continua Benelli –. Per di più in tempo di pandemia queste attività irregolari non garantiscono prevenzione e misure di controllo anti-Covid, e questo è un altro dato su cui riflettere". Altri chiedono maggiori controlli e pene per le attività illegali: "Gli enti competenti dovrebbero aumentare le multe ed i provvedimenti penali nei casi degli abusivi – conclude Giovanni Ruggeri, segretario Confartigianato Cattolica – perché un certo tipo di provvedimento, anche penale, potrebbe diventare un bel deterrente".

Luca Pizzagalli