Luci accese un’ora dopo per ridurre le bollette

La decisione presa dal Comune contro i rincari: l’operazione risparmio scatterà già da oggi e riguarderà tutti i 5mila lampioni di Santarcangelo

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Si parte posticipando l’accensione di almeno un’ora. Poi si vedrà. Non sono escluse altre misure, dal Comune di Santarcangelo, per ridurre i costi e affrontare così il caro bollette. Intanto la sindaca Alice Parma (foto) ha varato la prima misuro per il risparmio energetico. Sarà applicata già a partire da oggi, quando inizieranno le operazioni sui quadri elettrici della pubblica illuminazione per ridurre l’orario di attivazione dei lampioni. L’intervento, che interesserà oltre 100 quadri elettrici e terminerà nel giro di una settimana, partirà nelle zone industriali, per poi spostarsi nelle frazioni e concludersi nel centro. Al termine delle operazioni, a Santarcangelo tutti i lampioni, oltre 5mila, si accenderanno un’ora dopo rispetto al solito. L’accensione posticipata comporterà, secondo le stime del Comune, un risparmio di circa 130mila euro. Risorse preziose, che si vanno a sommare ai 200mila euro risparmiati con l’accensione posticipata del riscaldamento (grazie alle condizioni meteo) negli edifici pubblici. "Abbiamo ritenuto necessario – spiega l’amministrazione in una nota – adottare misure con effetto immediato, già intraprese da altri Comuni, per far fronte al caro energia". Il Comune di Santarcangelo si dice "pronto a revocare nei prossimi mesi l’ordinanza di riduzione dell’orario di accensione dei lampioni", ma soltanto se le condizioni e - soprattutto - il mercato energetico lo permetteranno. Nel frattempo si parte con i lampioni accesi un’ora dopo. E, come detto, potrebbe non essere l’unica misura per far fronte al caro bollette. Accanto ai provvedimenti di carattere emergenziale, proseguono i lavori per l’efficientamento energetico. Nel 2016 è partita la sostituzione delle vecchie lampade dei lampioni, con le nuove a led. Un investimento da un milione di euro, che sarà completato entro il 2024. Gran parte del lavoro è già stato fatto: più della metà degli impianti di illuminazione (oltre 3.500) è infatti dotato di lampade a led.