"Lusso e zero sprechi Così è nato Open hotel"

Inaugurato il quattro stelle realizzato al posto di due vecchie pensioni "Prima il Covid, poi i ritardi del cantiere: per aprire ci sono voluti 4 anni"

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Prima il Covid. Poi i ritardi accumulati per i lavori e la consegna dei materiali. "Sembrava che il momento di aprire non dovesse mai arrivare...". Alla fine invece Maurizio Giuliano e Isabella Matteini sono riusciti a inaugurare il nuovo hotel proprio ieri, durante la giornata inaugurale del Ttg e delle altre fiere del turismo. "E i nostri primi ospiti, qui all’Open hotel, sono venuti a Rimini proprio per partecipare alla fiera", sorridono i due titolari del nuovo quattro stelle realizzata in viale Misurata a Marina centro.

L’Open hotel, gioiello di tecnologia e comfort, è nato sulle ’ceneri’ di due vecchie pensioni di proprietà della famiglia. "Il progetto è nato circa quattro anni fa. Non potevamo demolire e ricostruire: non ci era consentito. Così ci siamo ’inventati’ una soluzione originale, ristrutturando completamente i due edifici e unendoli". Dalle due pensioni da 25 e 23 stanze è nato un hotel da 36 camere, decisamente hi-tech e attento all’ambiente e al risparmio energetico. "Abbiamo dotato l’albergo di pannelli fotovoltaici e di sistemi domotici per abbassare i consumi e ridurre gli sprechi – spiega Giuliano – L’avevamo fatto anche per beneficiare degli incentivi edilizi concessi dal Comune, ma siamo stati lungimiranti visto quello che è successo dopo. Le soluzioni adottate riescono a garantire circa la metà del nostro fabbisogno energetico. E attraverso un’app riusciamo a controllare i consumi costantemente, riducendo gli sprechi". Massima attenzione alla scelta dei materiali degli arredi, "tutti naturali", e a tavola l’Open hotel propone "piatti con materie prime a km zero". Ma l’ Open hotel è soprattutto "un albergo smart. Il cliente può andare in stanza anche senza passare dalla reception: il nostro sistema permette di fare il chek-in via telefono". Anzi, "lo smartphone diventa la chiave di ogni stanza", per accedere a tutti i servizi. Un albergo "davvero Open, anche negli spazi comuni. Abbiamo infatti due sale sempre aperte per chi ha bisogno di uno spazio di lavoro o di studio, o vuole organizzare eventi e incontri".

L’investimento per il nuovo albergo è stato di parecchi milioni, "ma ne è valsa la pena – assicurano i titolari – La riqualificazione del lungomare è stato uno stimolo ad andare avanti". Per il sindaco Jamil Sadegholvaad "la storia dell’Open hotel è una storia di innovazione e coraggio, e un segnale di fiducia. Che dimostra che la strada intrapresa per la riqualificazione del turismo e della città è quella giusta". "Il futuro del turismo passa dall’innovazione – fa eco l’assessore regionale Andrea Corsini – Open hotel risponde alle esigenze dei viaggiatori di oggi".

Manuel Spadazzi