Maltrattamenti anziani Mondaino. La cuoca "Mi davano 4 polli per sfamare 40 ospiti"

Parla la donna che ha lavorato tre mesi alla casa di riposo degli orrori e poi è scappata

I Nas al lavoro

I Nas al lavoro

Rimini, 16 dicembre 2018 - "Sono felice che sia stata arrestata, spero che venga trattata come lei trattava quei poveri anziani». Daniela, 45 anni, è stata per tre mesi la cuoca della casa di riposo ‘La Collina’ di Mondaino. E’ scappata via dalla disperazione e dalla pena, ed è andata dritta dai carabinieri.

Cosa ha visto?

«Là dentro era un disastro, c’era da mettersi le mani nei capelli, ho visto gente arrivare arzilla e dopo qualche settimana non si ricosceva più».

Il mangiare?

«Quale mangiare? La domenica avevo quattro polli per sfamare 40 persone. C’erano giorni che non sapevo cosa dare loro da mangiare, ho visto gente deperire. Non c’era niente per garantire agli anziani elementi sani ed equilibrati, il menù dettato dall’ausl non veniva mai rispettato. Che fossero diabetici o avessero altri problemi. ‘Dagli meno pasta e meno pane’ mi diceva la Bulli. Per non parlare dei quintali di pane raffermo, badilate di pane secco che non riuscivano a masticare perchè molti di loro non hanno nemmeno i denti. Vogliamo parlare della carne?».

Cosa succedeva con la carne?

«Capitava anche in piena estate che il frigorifero fosse spento dalla sera prima, la carne era verde. Io dicevo ‘buttiamo via tutto e andiamo a fare la spesa’. Ma lei rispondeva «no, fai con quella’. Stessa cosa con la verdura. Il mangiare era sempre centellinato. A mezzogiorno era anche peggio».

Cioè?

«Li imbottivano di psicofarmaci, a quei poveretti gli cadeva la testa sul piatto».

Ha protestato o tentato di cambiare le cose?

«Sì che ho protestato, ho protestato più volte, ma non serviva a niente. Io dovevo lavorare per mantenere i miei figli, ma alla fine non ce l’ho fatta più, e mi sono resa conto che non riuscivo a risolvere niente, nemmeno a garantire l’incolumità di quegli anziani».

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E che ha fatto? «Sono scappata via dalla disperazione e dalla pena, e sono andata dai carabinieri. E’ stato grazie a loro che sono riuscita ad avere anche i soldi dello stipendio. Ma qui non è una questione di soldi, ma di condizioni disumane che non si potevano accettare».

Gli altri dipendenti?

«Cambiavano in continuazione, la gente resisteva un po’ e poi se ne andava. Ma a prescindere dalla paga, la gente scappava via perchè quello che più colpiva era come erano trattati gli anziani ospiti, abbandonati a se stessi, lasciati in mezzo ai loro escrementi. Una notte li hanno fatti alzare alle due per fare le pulizie. Questa era ‘La Collina’. Ma c’è una domanda a cui non riesco a dare una risposta».

Quale?

«Come sia stato possibile che una persona con i suoi precedenti abbia ottenuto le autorizzazioni per occuparsi ancora degli anziani. È una cosa scandalosa. Sinceramente, il giorno che l’hanno arrestata per me è stato come se fosse arrivato Natale».