"Mareggiata a Rimini, la Regione paghi i danni"

La duna è crollata e il suo stabilimento è finito sott’acqua. La richiesta del gestore Federico Bronzetti: "Cinquantamila euro"

"Ci siamo già mossi con i nostri legali per chiedere i danni alla Regione: non è possibile che ad ogni mareggiata ci ritroviamo bar e ristorante sott’acqua, con i pesci che nuotano tra sedie e tavolini negli scantinati". Federico Bronzetti conferma la conta dei danni subìti dal ristorante Nettuno e dall’ex bar Giallo, ora Cala Piadina, di fronte a piazzale Kennedy, di fianco allo sbocco a mare del torrente Ausa: "Circa 50mila euro. Le due attività sono state completamente allagate da oltre un metro d’acqua schiumosa che si è insinuata all’interno del bar e nella zona dedicata alle celle refrigeranti e alle attrezzature del ristorante Nettuno: motori, frigoriferi, tutto da buttare, insieme a parte degli arredi, ai muri ammalorati... Per non parlare del tempo e del costo per gli interventi di pulizia e ripristino, che dobbiamo fare al più presto, sia perché l’acqua salata corrode e crea danni ulteriori finché non viene rimossa, sia perché al Nettuno abbiamo già due cene prenotate, il 30 dicembre e il primo gennaio".

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"La duna di sabbia eretta dalla Regione è crollata come un castello di carte – continua l’operatore balneare –. Paradossalmente non qui davanti, ma in uno stabilimento balneare vicino, e di lì ha proseguito nel suo cammino ’scendendo verso il basso’, e sfociando in maniera impetuoso in questo e in altri bagni. In Comune sanno benissimo che questa spiaggia è sotto di due metri rispetto al livello medio, e quando dopo l’estate si programma l’intervento per la realizzazione delle dune si dovrebbe tenerne conto, lasciando una quantità di sabbia maggiore, in modo di tenerla più alta sul livello sul mare. Invece già con la mareggiata di settembre siamo finito sotto, subendo altri danni, nonostante da almeno sette giorni fosse stata diramata un’allerta meteo".

"Non solo – prosegue l’operatore –: la Regione ha tirato su la duna troppo vicina alla battigia, la riva del mare, e di fatto insufficiente per contenere la mareggiata che ci ha colpito". La riprova, secondo l’operatore balneare, "è che il ’muro’ di sabbia è crollato in diversi punti dell’arenile, in particolare a marina Centro". Bronzetti lamenta anche il fatto di aver "chiamato la protezione civile nella giornata di martedì, per chiedere un intervento con pompe idrovore di alta portata, ma non si è presentato nessuno. Così ho dovuto recuperare io due pompe, cercando di tamponare in qualche modo la situazione".