"Meno case per ferie, più alloggi alle famiglie"

La lotta al caro-affitti a Rimini passa anche dall'aumento della tassa di soggiorno per gli affitti turistici. Misure come l'apertura di un'agenzia per la locazione contribuiscono a dare una scossa al mercato residenziale.

"Meno case per ferie, più alloggi alle famiglie"

"Meno case per ferie, più alloggi alle famiglie"

La lotta al caro-affitti e alla difficoltà, per le famiglie, di trovare casa a Rimini, passa "anche dalla tassa di soggiorno". Si perché gli aumenti dell’imposta sui turisti non risparmiano le case affittate per le vacanze. Passerà da 1 euro e 50 centesimi l’imposta per gli affitti brevi (ai turisti) gestiti direttamente dai proprietari delle case, così come per i b&b, mentre l’aliquota per gli alloggi affittati attraverso Airbnb e altre piattaforme salirà dal 4% al 5% del corrispettivo incassato dai gestori. "Gli affitti turistici – sottolinea l’assessore alla casa Kristian Gianfreda – tolgono possibilità e spazi a quelli per le famiglie. A Rimini ci stiamo muovendo su tantissimi fronti, a cominciare dalle misure contenute nel Patto per la casa, per dare una scossa a questa situazione e aumentare la disponibilità di immobili per il mercato residenziale. E la scelta di aumentare la tassa per gli affitta a breve termine non significa incentivare una politica ‘amica delle tasse’. Piuttosto è prendere di petto il problema". Tra le altre misure già intraprese "l’apertura di un’agenzia per la locazione, onsieme ad Acer – ricorda Gianfreda – per fornire un adeguato supporto ai proprietari e agli inquilini".