Morricone e quella notte da Oscar a Rimini

Memorabile il concerto del 2012 in piazzale Fellini: Claudia Cardinale tra gli ospiti in prima fila, 10mila incantati dalle sue note.

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di Manuel Spadazzi

Lui sul palco, attorniato da oltre 200 musicisti e coristi. Claudia Cardinale seduta in prima fila. E tutt’intorno, oltre 10mila persone incantate dalle sue musiche. Tanti riminesi hanno ancora negli occhi (e nelle orecchie) il memorabile concerto di Ennio Morricone in piazzale Fellini di otto anni fa. Quella magica serata del 25 agosto del 2012, organizzata da Gianni Succi, fu l’evento dell’estate riminese. Fu qualcosa di unico per lo stesso Morricone, scomparso ieri a 91 anni. "Questa è la prima volta – raccontò il maestro, alla vigilia del concerto – che mi capita di esibirmi in un’arena così grande e con un gruppo di musicisti e coristi così folto". Quasi 6mila i posti a sedere nel teatro all’aperto realizzato in piazzale Fellini, tutti occupati, e poi fuori migliaia di persone a godersi lo spettacolo dalla strada e dalla spiaggia, appollaiati sulle cabine degli stabilimenti. Si era commossa anche Claudia Cardinale, che due giorni prima aveva aperto la tre giorni di musica e cinema a Rimini presentando il film Diventare italiano con la signora Enrica.

Ennio Morricone aveva un legame speciale con la nostra terra. Avrebbe potuto lavorare con Federico Fellini. "Mi aveva cercato il produttore di Fellini Satyricon – rivelò il compositore – ma poi fu lo stesso Federico, gentilmente, a fermare sul nascere la collaborazione. Mi disse che non se la sentiva di terminare il sodalizio con Nino Rota". Due anni prima del concerto a Rimini, Morricone ne tenne un altro straordinario a San Leo, nel Duomo, diretto insieme al figlio Andrea. In quell’occasione Morricone fu insignito della cittadinanza onoraria. "Tutta la comunità di San Leo si unisce al dolore della famiglia e degli amici", dice commosso il sindaco di San Leo Leonardo Bindi. A nominare Morricone cittadino onorario di San Leo, nel 2010, fu l’allora primo cittadino Mauro Guerra. Che lo ricorda così: "Fu un grande onore e un’emozione averlo con noi a San Leo. Grazie alla sua generosità, abbiamo assistito a un indimenticabile spettacolo". Dopo San Leo il bis concesso a Rimini, due anni dopo, fu davvero qualcosa di straordinario.