"Oltre diecimila dosi destinate ai turisti"

A fine maggio confini aperti agli stranieri che vogliono vaccinarsi ma dovranno soggiornare nel territorio

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di Monica Raschi

Oltre 10mila dosi da destinare ai turisti che vorranno vaccinarsi sul Titano. I congelatori dell’ospedale di San Marino sono pieni di sieri, soprattutto Sputnik V e, considerato il buon andamento della campagna vaccinale, con il target che dovrebbe essere raggiunto entro il 20 maggio, migliaia di vaccini rischierebbero di restare inutilizzati, quindi il governo sammarinese ha deciso di renderli disponibili anche agli stranieri, facendo così un doppio servizio: impedendo che i preziosi sieri restino inutilizzati e favorendo un turismo che possiamo definire ’vaccinale’. E non mancheranno, con ogni evidenza, i risultati visto che sul Titano stanno arrivando decine di telefonate e mail agli uffici sanitari e di relazione con il pubblico. Chiamate che arrivano da più parti del mondo: Svizzera, Portogallo, Slovenia, Croazia, ma anche inglesi in vacanza in Italia che chiedono di fare il vaccino russo e poi cinesi, peruviani, ucraini, pakistani, indiani che vivono e lavorano in Italia. Si tratta, come si può notare, prevalentemente di extracomunitari e non perché non ci siano richiesta dall’Italia.

"Ce ne sono moltissime, ma abbiamo il problema che noi offriamo lo Sputnik che non è ancora approvato dall’Agenzia europea del farmaco e inoltre manca ancora l’accordo con l’Italia – spiega Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale sammarinese –. Stiamo lavorando quotidianamente per cercare accordarci e vaccinare i frontalieri e gli studenti che studiano nella nostra università: sono circa 6mila persone e a loro faremo Pfizer. Spero vivamente per inizieremo presto per questa categoria che tutti i giorni varca i nostri confini".

Ma come funzionerà il ’turismo vaccinale’? E’ descritto in modo preciso nel decreto emesso dall’esecutivo: "I turisti, non residenti in Italia, che soggiornino presso strutture ricettive di San Marino, per due periodi, contestuali alla vaccinazione, a distanza di almeno 21 giorni l’uno dall’altro e di almeno tre notti per ogni periodo, previo il pagamento di 50 euro per la doppia dose del vaccino e con l’eventuale assistenza sanitaria da parte della sanità sammarinese a pagamento".

Ieri pomeriggio, come anticipa Bruschi, l’incontro con le associazioni di categoria degli albergatori per mettere a punto il sistema di prenotazione della vaccinazione dei turisti. "Abbiamo mantenuto a 50 euro le due dosi di vaccino: non vogliamo guadagnare. Questo è un servizio per l’umanità", sottolinea Bruschi.