Omicidio Rimini, pensionato uccide la moglie a martellate

La lite finisce nel sangue: è successo nella notte in via Pola a Marina centro. L'uomo, idraulico in pensione di 69 anni ha poi chiamato la polizia confessando

Omicidio a Rimini, la polizia sul luogo del delitto (Foto Migliorini)

Omicidio a Rimini, la polizia sul luogo del delitto (Foto Migliorini)

Rimini, 26 ottobre 2020 - Omicidio a Rimini, in via Pola a Marina Centro:  Giovanni Laguardia pensionato di 69 anni ha ucciso la moglie ucraina Vera Mudra di 61 anni a martellate al termine dell'ennesima lite. E' stato lui stesso, nella notte, inotrno alle 4  a fare scattare l'allarme chiamando la polizia dicendo di aver ucciso la donna. "Sono in via Destra del Porto - ha detto - mi voglio costituire". 

Giunti in via Destra del Porto i poliziotti hanno trovato ed identificato l’uomo della provincia di Matera, il quale subito ha confermato la confessione resa al poliziotto che aveva ricevuto la chiamata in sala operativa. "Ho ucciso mia moglie",  ha detto e subito è andato insieme ai poliziotti in via Pola dove abitava con lei.

Dai primi accertamenti la causa di morte è ascrivibile a traumatismo cranico per colpi inferti con corpo contundente. Dopo alcune dichiarazioni rese ai poliziotti innanzi ai quali si era costituito, il 69enne, accompagnato in Questura ed interrogato dal pubblico ministero, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande.

Sul posto per i necessari rilievi e gli accertamenti dell'ennesia tragedia tra le mura domestiche, sono arrivati gli uomini della Squadra Mobile coordinati dal pm Luigi Sgambati.

L'anziano  è in stato di fermo per omicidio aggravato dai futili motivi e perché commesso in danno a persona convivente. L'uomo, idraulico in pensione, avrebbe agito alla fine di un'ennesima lite. La coppia, regolarmente sposata, avrebbe litigato spesso negli ultimi tempi a causa delle pretese di denaro da parte della donna che nel Paese di origine ha tre figli.