Per il turismo un ponte da brividi. Il maltempo ’congela’ la Riviera. Arrivano già le prime disdette: "Ci salveranno tornei e congressi"

Prenotazioni frenate dal meteo, tanti chiedono di spostare la vacanza a maggio. Antonio Carasso: "Gli alberghi senza riscaldamento farebbero bene a riproteggere i clienti in strutture adeguate".

Per il turismo un ponte da brividi. Il maltempo ’congela’ la Riviera. Arrivano già le prime disdette: "Ci salveranno tornei e congressi"

Per il turismo un ponte da brividi. Il maltempo ’congela’ la Riviera. Arrivano già le prime disdette: "Ci salveranno tornei e congressi"

Le prenotazioni negli hotel si sono fermate. Congelate, come il maltempo che imperversa sulla Riviera. Ha di nuovo nevicato nell’entroterra, mentre sulla costa piove le temperature massime sono di poco sopra i 10 gradi. Quello della Liberazione non sarà il ponte dei miracoli, come sembrava fino a una decina di giorni fa. Semmai dei sospiri, come quelli degli albergatori divisi tra le richieste di cancellazione da parte dei clienti e la necessità di accendere il riscaldamento. Con le temperature si stanno abbassando anche i prezzi delle camere, nel tentativo di riempire con il last minute. Non è difficile trovare a Rimini stanze a 50 euro a notte. "Di gente ce ne sarà comunque – dice Antonio Carasso di Promozione alberghiera – perché abbiamo tanti eventi in città che portano migliaia di persone, dagli Europei di ginnastica artistica all’appuntamento di Rinnovamento dello spirito fino al Memorial Papini di basket. Congressi e sport portanto presenze assicurate. Tuttavia il meteo incide e quello che stiamo vivendo non aiuta. Peccato perché le richieste stavano andando molto bene, mentre negli ultimi giorni si sono fermate".

Stano arrivando anche le prime disdette, mentre tanti stanno cercando di riorganizzare la vacanza che avevano prenotato. C’è chi prova a ridurre i giorni di soggiorno "o cerca di spostare la prenotazione per il ponte del Primo maggio, sperando in un meteo migliore. Si tenta di riprogrammare il periodo". Il 25 aprile doveva essere il primo vero ponte della stagione per diverse strutture alberghiere, anche perché non c’è l’obbligo di dotarsi di impianti di riscaldamento. Per chi ne è sprovvisto tenere aperto è un rischio. "Dove l’impianto di riscaldamento non è presente, fossi io nell’albergatore comunicherei la cosa al cliente e procederei con la ricollocazione in altri hotel. Ma è ancora presto. Da domani pare che le temperature migliorino... Stiamo a vedere".

Gli hotel aperti dovrebbero avvicinarsi a 450. "Purtroppo qualche cancellazione o richiesta di spostare il soggiorno c’è – conferma Fabrizio Bilancioni dell’hotel El Cid Campeador, referente degli albergatori di Torre Pedrera -. Le manifestazioni in città sono importanti perché garantiscono comunque presenze. Poteva andare meglio, ma rimaniamo ottimisti. Dall’inizio dell’anno sta andando meglio rispetto al 2023. Ma in questi giorni, viste le temperature, chi aveva deciso di aprire per il ponte della Liberazione dopo un inverno di chiusura farà fatica. Il riscaldamento serve". Stessa situazione nelle altre località della costa. A Cattolica, che avrà una settantina di hotel aperti, il 10-15% dei clienti sta annullando le vacanze, ammette il presidente di Federalberghi, Massimo Cancellieri. Altri provano a spostare il periodo di vacanza.