FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Pierina, a caccia di un altro dna: dal body alle mutandine, niente tracce del killer

Il giallo di Rimini: non ci sono ancora risposte certe in arrivo dagli accertamenti irripetibili disposti dalla Procura

Rimini, 3 ottobre 2024 – Non ci sono ancora risposte certe in arrivo dai laboratori dell’Università Tor Vergata di Roma per quanto riguarda gli accertamenti irripetibili disposti dalla Procura di Rimini per sciogliere tutti i dubbi che ancora restano sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne assassinata il 3 ottobre scorso con 29 coltellate nel seminterrato di casa sua, in via del Ciclamino a Rimini.

Pierina Paganelli è stata uccisa nella notte del 3 ottobre dello scorso anno a Rimini, in via del Ciclamino
Pierina Paganelli è stata uccisa nella notte del 3 ottobre dello scorso anno a Rimini, in via del Ciclamino

Mentre, infatti, è questione di giorni per il tanto atteso confronto del dna maschile isolato dal superperito Emiliano Giardina in sette dei quindici reperti chiave attorno a cui ruotano gli accertamenti irripetibili, le indagini scientifiche hanno restituito un primo verdetto.

È quello del tampone vaginale e rettale eseguito nelle parti intime appunto di Pierina Paganelli, dove chi indaga sperava di poter trovare tracce del killer lasciate magari nell’atto di tagliare le mutande e il body indossato dalla vittima quando è stata uccisa. Ma il tampone ha restituito soltanto il dna della povera Pierina e nulla di persone terze come l’unico indagato Louis Dassilva.

Louis Dassilva, unico indagato
Louis Dassilva, unico indagato

Proprio con il dna di Dassilva infatti verranno confrontate le tracce biologiche isolate, anche se non filtra in proposito grande speranza per il famoso ’match’, a causa della scarsità di materiale isolato e perciò difficile da rapportare al punto da avere un confronto.

Senza fare fughe in avanti però l’operazione ha ancora bisogno di tempo e verrà eseguita nei prossimi giorni, forse già in tempo per la prossima settimana, quando lunedì invece il Tribunale del Riesame si riunirà per l’udienza programmata alla valutazione della misura di custodia cautelare emessa nei confronti del vicino di Pierina: quel Louis Dassilva, 34 anni, che per effetto della misura del gip si trova in carcere a Rimini dallo scorso 16 luglio.

Spetterà dunque al Riesame, a cui ha fatto ricorso il pool difensivo di Dassilva, decidere della bontà della misura e, in caso contrario, proporzionarla. Nella seconda metà di settembre invece dovrebbero essere svolte ulteriori analisi sui reperti da parte del professor Giardina, questo anche grazie al ricorso ad un nuovo laser ad hoc che potrebbe portare a far emergere possibili nuovi elementi sul caso.

Quel che è certo è che chi il 3 ottobre alle 22.13 ha colpito a morte per 29 volte la povera Pierina anche nell’atto di ricomporre la borsa della vittima e nel tagliarle le mutande non ha avuto contatto con le parti intime della donna, così come confermato dagli esiti del tampone eseguito per questa specifica ricerca scientifica.