Pizzaiolo, cuoco e camerieri in nero. Ristorante sanzionato dalla Finanza

I controlli delle Fiamme gialle in Valconca: 13 dipendenti irregolari in diverse attività commerciali

Pizzaiolo, cuoco e camerieri in nero. Ristorante sanzionato dalla Finanza

Pizzaiolo, cuoco e camerieri in nero. Ristorante sanzionato dalla Finanza

La quasi totalità dello staff del locale prestava servizio completamente ‘in nero’. Pizzaiolo, aiuto cuoco e tre camerieri: nessuno di loro era in possesso di un regolare contratto di lavoro. È questa la scoperta fatta in un ristorante della Regina dai militari della tenenza della Guardia di Finanza che hanno svolto, nel corso degli ultimi mesi, controllati serrati in materia di lavoro sommerso, in base anche alle indicazioni del comando provinciale delle Fiamme Gialle. Gli accertamenti hanno coinvolto diverse tipologie di attività commerciali, pubblici esercizi e imprese artigianali, tanto a Cattolica quanto nei comuni del circondario, come Morciano e San Giovanni in Marignano. Complessivamente, la Guardia di Finanza ha accertato l’impiego di 13 lavoratori irregolari di cui 11 completamente ‘in nero’ e 2 ‘in grigio’ (ossia senza che fosse stato comunicato il lavoro intermittente). Nel mirino è finito in particolar modo un ristorante di Cattolica dove sono stati trovati cinque dipendenti intenti a lavorare in nero (pizzaiolo, aiuto cuoco e tre camerieri).

I controlli hanno riguardato anche i mercati ambulanti settimanali di San Giovanni in Marignano e di Morciano di Romagna dove sono stati scoperti due lavoratori ‘in nero’, intenti a lavorare in altrettante bancarelle. Per due degli esercizi sottoposti alle verifiche è stata effettuata la comunicazione alla direzione territoriale del lavoro di Rimini, ai fini della sospensione dell’attività imprenditoriale, per aver impiegato lavoratori in nero nella misura pari o superiore al 10% del personale. Complessivamente, al termine dei sopralluoghi, la Guardia di Finanza della tenenza di Cattolica ha emesso diverse sanzioni amministrative, ciascuna della quale può, nel massimo, arrivare ad oltre 128mila euro. "I controlli – spiegano dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini – evidenziano l’efficacia dell’azione di contrasto delle Fiamme Gialle verso il fenomeno del sommerso da lavoro che costituisce una piaga per l’intero sistema economico, sottrae risorse all’Erario e mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati".

Con la stagione estiva ormai in dirittura di arrivo, i controlli svolti dalla Guardia di Finanza saranno ulteriormente intensificati con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, con particolare attenzione non soltanto agli aspetti fiscali ed economico-tributari ma anche a quelli concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, tema particolarmente caldo specialmente dopo alcuni recenti fatti di cronaca.