Proroga Green pass, accordo vicino

Missione a Roma del governo di San Marino: "Rassicurazioni dall’Italia per risolvere a breve la situazione"

Al tavolo ieri a Roma la delegazione sammarinese e quella italiana

Al tavolo ieri a Roma la delegazione sammarinese e quella italiana

"Una trattativa condotta in parallelo durante le scorse settimane e che nelle prossime ore giungerà, finalmente, a una risoluzione". Si è parlato di Green pass, ieri a Roma, precisamente della proroga della deroga per il certificato verde in scadenza il prossimo 15 ottobre per i cittadini della Repubblica di San Marino. Il governo del Titano si è presentato all’appuntamento con un’ampia delegazione formata dal segretario di Stato alla Sanità e Sicurezza sociale Roberto Ciavatta, dal segretario per gli Affari Esteri Luca Beccari, dall’ambasciatore della Repubblica di San Marino in Italia Daniela Rotondaro, dall’infettivologo Massimo Arlotti e dal referente dell’Iss nello studio sullo Sputnik con lo Spallanzani, Giuseppe Tonnara. I sammarinesi si sono confrontati con una nutrita delegazione di tecnici del ministero della Salute e del ministero degli Affari Esteri italiano. La delegazione di parte italiana era in particolare composta da Davide La Cecilia, consigliere diplomatico del ministro alla Salute Roberto Speranza, dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico e del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, dai dirigenti sanitari Lucio Lemme e Sergio Iavicoli, dal colonnello Fassero della struttura Commissariale legata all’emergenza Covid-19 e da Alessandro Gaudiano per il ministero Affari Esteri.

Green pass lavoro: perché si parla di rischio caos dal 15 ottobre

"Da parte italiana – spiega il governo – è stata confermata la più ampia disponibilità a risolvere la situazione in tempi celeri. Sul tavolo anche valutazioni inerenti il miglioramento delle modalità di verifica della avvenuta vaccinazione, per evitare i disguidi inerenti l’estensione della carta vaccinale, nell’ottica di una sempre più snella e integrata strategia comune".

A Roma, si è discusso anche "di quelle che saranno le misure da adottare nell’immediato futuro per evitare nuove ondate pandemiche: le campagne vaccinali di entrambi i paesi hanno infatti raggiunto ormai oltre il 70% di cittadini immunizzati e in entrambi i paesi sono iniziate e pianificate le campagne di vaccinazione antinfluenzale e i richiami sulle fasce di cittadini immunodepressi. Sarà previsto un costante confronto e aggiornamento con i comitati scientifici per pianificare le strategie future, legate in particolare alla somministrazione delle dosi di richiamo".