Rimini, ladri con il reddito di cittadinanza

Arrestati per furto: si scopre che lo Stato li mantiene

Furto di portafoglio (foto di archivio)

Furto di portafoglio (foto di archivio)

Rimini, 20 agosto 2019 - Due ladri, e nemmeno di primo pelo, che hanno in comune il reddito di cittadinanza. La prima è una giornalista siciliana rimasta da tempo senza lavoro e che ha infilato parte della merce rubata nello zaino del figlio di sei anni. Il secondo è invece un borseggiatore storico, bloccato da un altrettanto storico castigamatti: l’ispettore della Polizia penitenziaria Mauro Vagnini.

Ottocento euro di cosmetici. Un discreto bottino, quello che aveva messo insieme la siciliana, 52 anni, in vacanza in riviera insieme ai due figli, uno appena maggiorenne, l’altro di sei anni. Sabato pomeriggio era andata a farsi un giro alla Coin di Corso d’Augusto: l’idea era quella di portarsi a casa un bel po’ di creme, tra le più costose, senza sganciare un euro. Nella foga degli ‘acquisti’ però evidentemente non si è accorta che una delle placche dell’antitaccheggio era rimasta attaccata. Così quando è arrivata alla cassa, la sua borsa ha cominciato a ‘suonare’. A quel punto l’impiegata ha chiesto alla signora di svuotarla, e alla vista di tutta quella roba l’ha invitata a pagare. «No – ha risposto quella – me ne vado».

L’altra però non era per niente intenzionata a lasciarla andare via così facilmente, e ha tentato di fermarla. La giornalista ha reagito con violenza, storcendole il polso. Ma a quel punto i colleghi avevano già chiamato i carabinieri che l’hanno presa in consegna. I militari hanno perquisito quindi non solo la borsa della donna, ma anche il marsupio dei due figli, e in quello del più piccolo hanno trovato la bellezza di sei occhiali da sole nuovi di zecca.

Non erano stati rubati da Coin, ma sicuramente in un altro negozio. La donna ha infarcito una spiegazione piena zeppa di bugie che le è costata l’arresto. Ieri mattina è comparsa davanti al giudice, ammettendo a denti stretti la colpa, ma rimarcando il suo ruolo di giornalista. Negli ultimi tempi per lei c’è poco lavoro, ha spiegato, e quindi percepisce il reddito di cittadinanza. Peccato che non sia la prima volta che viene presa con le mani nel sacco. Risultato: un anno e 4 mesi di carcere, con il beneficio della pena sospesa.

Ma a quanto pare, lo Stato mantiene anche un altro ladro. Per la precisione uno storico borseggiatore quasi 70enne, originario di Potenza, ma da una vita stanziato nel Riminese. Batte i mercati rionali da Pesaro fino a Forlì, e solo Vagnini l’ha arrestato tre volte in quattro anni. L’ultima, sabato scorso, quando ha alleggerito la sua vittima sotto i suoi occhi con il consueto stile. Il giudice gli ha chiesto come campa, e lui serafico ha risposto: «Ma con il reddito di cittadinanza».