Resti umani nella grotta, sono quelli di Guerrina Piscaglia?

Ritrovamento di alcune ossa da parte di escursionisti nell'Aretino, si riaccendono i riflettori sul giallo della casalinga di Ca' Raffaello scomparsa nel 2014

Guerrina Piscaglia

Guerrina Piscaglia

Badia Tedalda (Arezzo), 11 giugno 2020 - Uno scheletro riaffiora nella grotta della Tabussa, zona Alpe della Luna, nel comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. I resti umani, incastonati nella parete, sono affiorati dopo le recenti piogge e sono stati scoperti da un gruppo di escursionisti esperti. Affiorano così i dubbi che possano essere i resti di Guerrina Piscaglia.

"Il ritrovamento è stato fatto alcuni giorni fa nella riserva dell’Alpe della Luna - racconta il sindaco di Badia Tedalda, Alberto Santucci - una parte della parete della grotta ha ceduto e ha fatto riaffiorare sul lato sinistro queste ossa. Tra i resti incastonati nel fango si vede bene un femore".

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Il luogo del ritrovamento si trova a una trentina di minuti da Cà Raffaello, piccolo borgo incastonato nella Romagna, dove il primo maggio 2014 Guerrina sparì nel nulla. Per l'omicidio della donna, l'ex parroco del paese, Gratien Alabi, si trova ora in carcere a scontare 25 anni. Ma il corpo della donna non è mai stato trovato.

L'area è molto conosciuta e ha rilevanza storica. Dalle prime indiscrezioni, per la posizione delle ossa, incastonate nella terra, e per la loro composizione, sembrerebbero però resti storici, di almeno una sessantina di anni fa. Forse appartenenti a qualche combattente della Seconda Guerra Mondiale. 

Il mistero si infittisce: solo i Ris potranno scoprire entro qualche giorno la vera identità delle ossa rinvenute, sesso e datazione. Se i resti risultassero femminili si procederà subito con gli esami del Dna per capire se combaciano davvero con quelli di Guerrina Piscaglia.