Rimini non era abbastanza ‘rossa’ "Rischiamo di perdere venti milioni"

Il Comune spedisce un dossier a Roma per dimostrare di avere diritto ai fondi previsti per il Covid

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La provincia di Rimini rischia di essere esclusa dai finanziamenti previsti dal governo per le zone rosse. La conseguenza immediata sarebbe quella di perdere una ventina di milioni a livello provinciale (tra i 5 e gli 8 milioni per il capoluogo) che erano stati destinati con l’articolo 112 bis del decreto Cura Italia. Il grido d’allarme viene direttamente da Palazzo Garampi. "Quell’articolo aggiunto successivamente – attacca l’assessore al Bilancio, Gianluca Brasini – prevedeva in sede di conversione un incremento degli stanziamenti in ordine alla richiesta di alcuni Comuni, Rimini in primis, di aumentare la dotazione di risorse stanziate inizialmente solo per quattro province lombarde e Piacenza e inserire tra i beneficiare altri territori che hanno subìto gli stessi danni delle zone rosse". Cos’è successo? "In questi giorni – continua Brasini – in sede di individuazione dei criteri di ripartizione delle risorse, è emerso che la Commissione parlamentare che se ne occupa sta valutando che nel territorio riminese le misure prese durante il lockdown, riguardo alla possibilità di spostamento delle persone, non fossero così restrittive come in altre realtà. Ad esempio Piacenza".

Invece? "Non è affatto così – tuona Brasini –. Nell’intero territorio riminese sono state prese particolari e stringenti misure per contenere l’emergenza Covid. Siamo stati sottoposti a particolari sacrifici, e il contraccolpo economico che abbiamo subito e stiamo tuttora vivendo è assolutamente pesante, senza precedenti". Alle sole casse di Palazzo Garampi, per mancati introiti dalle attività economiche locali, al momento mancano all’appello circa 25 milioni di euro. Si tratta di stime - precisa l’amministrazione - ovvero di previsioni sull’intero anno 2020, da gennaio a dicembre.

"Per questo noi chiediamo – insiste Brasini – che Rimini venga ricompresa come giusto che sia, nelle cosiddette zone rosse. Il ristoro da parte dello Stato, che utilizzeremo in parte corrente di bilancio, per le minori entrate, è indispensabile".

A fronte del rischio concretissimo di una esclusione, l’amministrazione comunale, mercoledì 2 settembre, ha inviato un corposo faldone di materiale documentario comprovante l’avvenuta chiusura e le restrizioni "da zona rossa, identiche a quelli di Piacenza e Medicina", adottate durante il confinamento. Destinatario l’Ifel, Istituto per la finanza e l’economia locale, che fa da tramite tra l’organo tecnico parlamentare e i comuni.

Ad oggi per la provincia di Rimini restano confermati i soli finanziamenti della Regione: 12,5 milioni di euro, dei quali 3,5 al capoluogo, due all’ente Provincia, gli altri a tutti i comuni.

Mario Gradara