Rimini, arabo compra la Rolls Royce e resta a piedi

Il finanziere ha già pagato 650mila euro ma l'auto non è mai arrivata

Una Rolls Royce

Una Rolls Royce

Rimini, 16 giugno 2018 - Paga sull’unghia una Rolls Royce da 650mila euro, ma dell’auto non ha ancora visto nemmeno una ruota. Vittima di quella che ha tutta l’aria di esssere una stangata, un ricchissimo arabo che da qualche tempo si è stabilito riviera e che ora è sul piede di guerra contro il commerciante che dal canto suo pare si sia fatto di nebbia.

L’arabo in questione non ha certo problemi di liquidità, dal momento che sembra stia trattando addirittura per l’acquisto di una banca a San Marino. E proprio con una società che ha sede sul Titano, il milionario decide di allargare il suo parco auto, comprandosi due Rolls Royce. Titolare della società, un napoletano trapiantato a Riccione, di 39 anni, che l’altro conosce al Grand Hotel Des Bains. A presentarglielo è un amico comune, la cornice si presta agli ‘affari’ e l’arabo decide senza tanti complimenti di acquistare da lui i due ‘gioielli’. Il primo è una Rolls Ghost, da poco meno di 200mila euro. Il prestigioso cliente paga subito il macchinone la macchina che arriva puntuale. Poi, il secondo acquisto. Questa volta si tratta di una Rolls Royce Phantom, un’auto che con le doverose modifiche e gli optional aggiuntivi, arriva a costare 650mila euro. Il finanziere arabo paga di nuovo tutto subito, con un assegno che l’altro riscuote regolarmente.

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A quel punto non resta che aspettare che la Phantom sia pronta. L’acquisto viene siglato a febbraio, ma per quanto le modifiche abbiano bisogno di un po’ tempo, passano le settimane e della macchina non si vede traccia. L’acquirente pazienta per un po’, poi comincia a sospettare che ci sia qualcosa che non va, anche perchè il venditore comincia con il prendere tempo e finisce per farsi trovare sempre meno. L’arabo ha ormai la certezza di essere stato turlupinato, e decide di rivolgersi a un avvocato, Stefano Caroli. La mossa successiva è quella di andare ad appronfondire la situazione, andando a verificare negli uffici pubblici di San Marino la posizione della società che ha venduto le due Rolls.

Ed è così che scoprono che le due macchine sarebbero state date dalla società come garanzia a una banca sammarinese, per ottenere un credito. Un’altra ‘anomalia’ è il fatto che sempre la società del napoletano non depositi i bilanci da due anni e che venda auto anche online, cosa vietata sul Titano. Un panorama tutt’altro che edificante che spinge l’avvocato a mandare una diffida all’amministratore, anticipando che nel caso la Rolls non venga consegnata seduta stante, depositeranno una denuncia già bella e pronta.