Ruba un ’Gratta e vinci’ da mezzo milione di euro

Condannato un 51enne accusato di averlo sottratto all’ex compagna. Ma lui si difende: "Non è mai esistito, era soltanto uno scherzo"

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Lei, una donna di 62 anni, lo accusa di essere sparito nel nulla con un ’Gratta e vinci’ dal valore di mezzo milione di euro. Un tradimento non solo economico ma anche amoroso, visto che i due all’epoca dei fatti erano fidanzati già da alcuni mesi. Lui, dal canto suo, si è sempre difeso sostenendo che "quel biglietto non è mai esistito" e pertanto di non averlo mai portato via con sé. Sulla vicenda, nei giorni scorsi, si è espresso il giudice del tribunale di Bologna Stefano Gozzi, che ha condannato l’uomo ad un anno di reclusione oltre 400 euro di multa per truffa e appropiazione indebita. Stabilita anche una provvisionale di 32mila euro.

Renato Spano – questo il nome dell’imputato – 51 anni, da un po’ di tempo a questa parte si è trasferito nel Riminese, dove risiede e lavora. "Il mio assistito – spiega l’avvocato che lo difende, Pierfrancesco Uselli – non possiede e non ha mai posseduto quel biglietto". Il 52enne si è giustificato sostenendo di aver fabbricato lui stesso il tagliando, mettendo insieme dei pezzi staccati da altri biglietti, "per fare uno scherzo" alla sua ex compagna.

La vicenda risale al 2016. La donna, vedova e parzialmente invalida, residente in una casa Acer, si fidanza con il 51enne. Lui dopo pochi mesi inizia a chiederle dei soldi: sono per costruire il loro "nido d’amore", dato "l’imminente matrimonio" che li attende. Un giorno di novembre, la donna compra due ’Gratta e vinci’ e li gratta a casa assieme al compagno e un loro amico. Incredibile sorpresa: ha vinto 500mila euro. Il fidanzato subito si offre di custodire a casa propria il tagliando fortunato, perché possiede una cassaforte: la donna, innamorata, si fida. Nel frattempo, le richieste di denaro per il loro ’nido d’amore’ vanno avanti. A furia di consegnargli 2mila o anche 3mila euro alla volta, nel giro di un paio di mesi gli ha dato tutti i suoi risparmi, circa 34mila euro.

A quel punto, Spano inizia a diradare i contatti. Quando la donna gli chiede di riconsegnarle il ’Gratta e vinci’, lui le dà quello che lei ben presto scopre essere un falso, ottenuto unendo altri biglietti con lo scotch per ingannare un occhio distratto. La 62enne quindi sporge denuncia, mentre la Finanza blocca il lotto del biglietto vincente, cosicché sia impossibile incassarne la vincita. Sei anni dopo, la condanna: per truffa, perché l’imputato avrebbe convinto la donna a dargli i suoi risparmi con la menzogna, e appropriazione indebita, per averle sottratto il ’Gratta e vinci’. L’uomo risulta avere alle spalle numerosi precedenti specifici. "Quasi certamente faremo ricorso in Appello: il mio assistito sostiene di non avere mai avuto il biglietto, che non è incassabile perciò avrebbe tutto l’interesse a restituirlo, se l’avesse. Ma non è così", chiarisce l’avvocato Uselli. A seguito della denuncia, il biglietto risulta bloccato: non potrà pertanto essere incassato.