"Quella di Sacchetti è stata una spesa esagerata. I santarcangiolesi dovrebbero porsi delle domande". Parole di Luigi Berlati, consigliere comunale del centrodestra a Santarcangelo e candidato sindaco nelle scorse elezioni, in riferimento ai quasi 50mila euro spesi da Filippo Sacchetti nell’ultima campagna elettorale. Berlati sottolinea che tali cifre sono "significative per un comune come Santarcangelo" e esorta i cittadini a "riflettere sulla situazione". L’opposizione mette in evidenza che la maggior parte dei finanziamenti proviene da aziende attive nel settore edilizio e urbanistico. Questo solleva interrogativi, sempre secondo la minoranza, considerato che Sacchetti ha ricoperto per dieci anni il ruolo di assessore all’urbanistica prima di diventare sindaco.
Berlati osserva: "Si tratta di una questione che non può essere trascurata. I dati disponibili indicano un collegamento diretto tra le donazioni e il suo passato politico". Sacchetti, candidato di centrosinistra, sostenuto da Partito democratico, Pensa-Una mano per Santarcangelo e Più Santarcangelo ha superato gli altri concorrenti in termini di spese elettorali, scatenando un acceso dibattito. Anche altri esponenti dell’opposizione, come Gabriele Stanchini, Jenny Dolci e Barnaba Borghini di Alleanza civica, manifestano preoccupazioni riguardo all’origine dei finanziamenti. "Sicuramente la cifra spesa dalla sinistra per la campagna elettorale di Sacchetti è importante. Analizzando i rendiconti non si può fare a meno di notare come la maggior parte dei contributi sia giunta da imprese operanti nell’edilizia e nell’urbanistica, assessorato ricoperto dallo stesso Sacchetti negli ultimi dieci anni" affermano.
In riferimento a queste critiche, Italo Piscitelli di Fratelli d’Italia cerca di smorzare le polemiche: "Sacchetti ha gestito bene i suoi fondi. Ho esaminato i nomi dei finanziatori e posso garantire che c’è trasparenza. Le imprese locali che hanno scelto di contribuire lo hanno fatto perché ritenevano il suo nome valido. È inutile polemizzare se si è operato nella legalità e nella correttezza". Più basse le spese sostenute da Barnaba Borghini e Alleanza Civica in campagna elettorale: 4.375 euro, tutti finanziati da sostenitori e parenti dei candidati della lista. Berlati ha speso 779 euro, tirandoli fuori di tasca propria. Tra i partiti che lo sostenevano, è di 600 euro la spesa di Forza Italia.
Aldo Di Tommaso