Sconto sui nidi, stop alla tassa per la mensa

Il Comune stila un nuovo regolamento dei servizi scolastici per l’infanzia: niente più quota fissa e rette calmierate per le famiglie numerose

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Niente più forfait: sparisce la quota fissa, si paga a consumo. Più volte resti a mangiare alla mensa scolastica più paqhi. Non solo: rette calmierate per i bambini delle famiglie numerose e a basso reddito. E’ una piccola rivoluzione, ma importante, per decine di nuclei famigliari alle prese con difficoltà ecnoomiche. L’amministrazione comunale procede con il nuovo Regolamento su accesso e tariffe dei servizi scolastici, extrascolastici, del nido d’infanzia. I cosiddetti "servizi a domanda individuale" erogati dal Comune "a supporto del diritto allo studio".

"Semplificazione, revisione delle rette – spiega l’assessore Adele Ceccarelli – ora maggiormente legate alla reale fruizione dei servizi, riduzioni per i nuclei numerosi e soprattutto superamento della quota fissa per le scuole dell’infanzia: la vera grande novità, che elimina un sistema di costi impattante per le famiglie a prescindere dalla fruizione o meno della mensa da parte dei bambini frequentanti l’asilo". Il principio generale seguito è "di maggiore gradualità ed equità dei costi: aggiornando gli ultimi indirizzi in merito risalenti al 2006, e al 2011 se si parla di trasporto scolastico".

Un regolamento che anzitutto semplifica. Non più distinte procedure, ad esempio, per esenzioni mensa e trasporto, "con famiglie a doversi destreggiare tra più discipline, ma un documento unico con le medesime specifiche declinate per i diversi servizi".

Servizio mensa: novità a tavola. Con l’introduzione di otto fasce di Isee, la cui appartenenza fisserà la quota pasto per le scuole primarie: questo significa non più il costo di 6 euro standard, ma quote pasto variabili da un minimo di 3.50 per i nuclei più fragili. "Le stesse fasce Isee vanno ora a determinare, come detto, anche e soprattutto le quote presenza per le mense della scuola dell’infanzia: abolendo la quota fissa e incentivando la partecipazione al tempo mensa da parte dei piccoli fruitori delle strutture". In generale, da segnalare poi per tutti i servizi scolastici l’introduzione di un sistema di riduzioni per le famiglie numerose. "Abbiamo voluto creare le basi affinché – chiosa Ceccarelli – in questo clima di fluttuazioni dei costi, le famiglie ed in particolare quelle più deboli, fossero tutelate il più possibile, applicando criteri di equità sostanziale".

m.gra.