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Rimini, si dilegua dopo la scarcerazione. Avvocato ’in fuga’ torna ai Casetti

Un professionista di 46 anni è accusato di avere maltrattato la compagna, ma dopo essere uscito dalla casa circondariale ha fatto perdere le proprie tracce ed è stato nuovamente rintracciato 48 ore dopo

L’avvocato 46enne è stato rintracciato dai carabinieri (foto di repertorio)

Rimini, 24 giugno 2024 – È durata poco, appena un paio di giorni, la permanenza di un avvocato del foro di Rimini fuori dal carcere ‘Casetti’, da dove era uscito giovedì a seguito della richiesta di scarcerazione accolta e presentata dal suo legale difensore, Giovanna Ollà.

Un’attenuazione della misura restrittiva mutata inizialmente in un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico nei confronti della ex compagna. L’avvocato di 46 anni, infatti, era stato già arrestato e trasferito in carcere a febbraio di quest’anno, a seguito di una denuncia da parte della moglie, che lo accusava di averla malmenata in più occasioni, sottoponendola anche a umiliazioni e vessazioni che, a volte, sarebbero sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche e verbali.

L’indagine dei carabinieri di Riccione si era poi rafforzata anche di alcune testimonianze di vicini di casa della coppia, che avrebbero confermato di vedere spesso la donna vittima dei presunti maltrattamenti da parte dell’avvocato in un forte stato di agitazione e prostrazione dopo gli accesi litigi con il marito.

Una situazione di alta tensione per cui appunto l’avvocato 46enne era già stato trasferito in carcere, fino a giovedì, quando uscito dai Casetti l’uomo aveva eletto domicilio presso l’hotel Des Bains di Riccione. Lì, dove però ben presto la polizia giudiziaria non lo ha più ritrovato dopo che il 46enne avrebbe mancato di presentarsi al comando dei carabinieri.

Sparito nel nulla nonostante la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con tanto braccialetto elettronico. L’avvocato si sarebbe volatilizzato al punto che né il personale dell’hotel Des Bains né il suo legale difensore avevano più avuto sue notizie. A tradire però il legale su dove fosse finito sarebbero stati alcuni post sul suo Facebook, dove l’avvocato stesso manifestava l’intenzione di voler andare a prendere la propria figlia, avuta da una precedente relazione.

È stato facile così, seguendo le tracce lasciate sui social network, per i carabinieri rintracciare il 46enne in strada, dando dunque esecuzione della nuova misura cautelare in carcere richiesta dal pm Luca Bertuzzi e accordata dal gip Vinicio Cantarini. L’avvocato è stato perciò arrestato una seconda volta sabato pomeriggio e a distanza di 48 ore dalla precedente scarcerazione l’avvocato è ritornato da dove veniva: in carcere, a causa dell’evasione e l’aver fatto perdere le proprie tracce per i giorni immediatamente successivi alla scarcerazione, stante il braccialetto elettronico.