Si finge corriere e ruba gli abiti della Ferretti

Arrestato dai carabinieri, aveva portato via merce per 70mila euro. Lui: "Mi servivano soldi per pagare le bollette del mio bar"

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"Sono il corriere. Sono venuto a ritirare la merce". Si è presentato così, vestito di tutto punto, con tanto di divisa e berretto di una nota azienda di spedizioni, nei magazzini di Aeffe a San Giovanni in Marignano. Dopo aver sondato il terreno con alcune telefonate preparatorie, mercoledì il truffatore, un 28enne napoletano, è passato all’azione, facendosi consegnare 47 colli direttamente dalle mani del magazziniere. Negli imballaggi vestiti di alta moda e capi d’abbigliamento per un valore di circa 70mila euro. Caricata la merce sul furgone (che aveva preso a noleggio) è ripartito a tutta velocità, sperando di far perdere le sue tracce. Ma è stato intercettato poco dopo dai carabinieri di Riccione, insospettiti dalla targa con una lettera alterata. Era quasi riuscito a mettere a segno un furto al limite dell’incredibile, ai danni del noto marchio di abbigliamento fondato dalla stilista Alberta Ferretti, ma alla fine si è ritrovato in manette. Ieri mattina il ladro, difeso dagli avvocati Lucia e Giordano Varliero, è comparso in tribunale a Rimini per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per lui i domiciliari a Napoli nell’abitazione della compagna.

L’uomo, già in passato nei guai per una vicenda analoga avvenuta in provincia di Varese, si è difeso sostenendo di aver compiuto il furto poiché non riusciva più a pagare le bollette per la gestione del suo bar, finito in cattive acque dopo l’emergenza Covid. A dargli la ‘mazzata’ finale, sostiene, l’ultimo avviso da 3.800 euro per le utenze della luce. Dietro il furto avvenuto a San Giovanni, sostengono ora gli inquirenti, ci sarebbe in realtà un modus operandi collaudatissimo, che il 28enne avrebbe avuto usato già in passato. Per prima cosa ha telefonato al magazzino dell’Aeffe, spacciandosi per l’incaricato di una ditta di spedizioni e domandando se ci fosse della merce in standby. A quel punto ha chiesto di anticipare il ritiro dei colli e, preso a noleggio un furgone, si è presentato in sede. Il magazziniere non ha dubitato nemmeno per un secondo di lui, e ha acconsentito a caricare tutto sul mezzo. A tradire il 28enne è stata la targa del veicolo, sulla quale col nastro adesivo aveva trasformato la lettera F in una E, alcuni adesivi posti sulla fiancata (per coprire le scritte della ditta di noleggio), e un specchietto rotto. I militari hanno perquisito il furgone, trovando la merce rubata. A bordo anche varie magliette appartenenti a note ditte di spedizioni. L’ipotesi è che possa averle usate per mettere a segno altri colpi.

Lorenzo Muccioli