Lapo Gelsi, 21 anni: "Per alcuni di noi è la prima volta al Paganello, ma io ho già partecipato in passato e posso confermare che è un evento speciale. Si respira l’atmosfera unica del frisbee: rispetto reciproco, spirito di squadra, ma anche tanta competizione.
Ogni punto è sudato. Si parla inglese tutti i giorni, è la lingua che ci unisce. Ci sono squadre molto preparate e altre più leggere.
Giocare sulla sabbia è tosto: bisogna adattare ogni movimento, ogni fase cambia. È faticoso, ma anche formativo. Qui si cresce molto, dentro e fuori dal campo".