Sileri apre le porte allo Sputnik

Il viceministro italiano alla Sanità: "Green pass anche per chi ha fatto il vaccino russo o Reithera"

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"In Italia il green pass c’è già. Con tre possibili formule: vaccinazione, tampone, avvenuta guarigione. Si tratta ora di modulare l’ingresso delle persone che arrivano in Italia. E alcune cose devono essere migliorate. Prima tra tutte considerare i nostri connazionali che hanno fatto un altro tipo di vaccino, come lo Sputnik. Questo vaccino dovrebbe rientrare e riguarda anche i cittadini che provengono da San Marino". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute italiano Pierpaolo Sileri spianando, di fatto, la strada allo Sputnik, il vaccino russo, non ancora approvato dall’Agenzia europea del farmaco, che è stato iniettato alla grande maggioranza di sammarinesi. "Come deve rientrare il caso delle persone, poche centinaia, che hanno fatto la sperimentazione Reithera: devono poter ricevere anche loro il green pass", sottolinea spiegando anche che si tratta comunque di scelte "che vanno fatte in accordo. In primo luogo seguendo le linee guida dell’Oms. E secondo rispetto a direttive che devono essere valide in tutta Europa".

Il sottosegretario italiano fornisce tutte le indicazioni utili sul green pass. "Dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino anti covid – ha spiegato – si ottiene il green pass, che vale fino a quando si fa la seconda dose, a meno che non si faccia J&J che prevede una sola dose. A quel punto viene rinnovato e vale fino a 9 mesi. Quindi si è coperti dal green pass già dopo 2 settimane dalla prima dose". Il green pass "verrà introdotto globalmente in Europa – spiega Sileri – dal primo di luglio. I vari Paesi stanno tutti partendo. Noi siamo già partiti, in forma cartacea. Seguirà il documento informatico. Siamo piano piano pronti".

Ma, secondo il sottosegretario Pierpaolo Sileri, "ci sono alcune cose che vanno superate e riviste anche a livello europeo. Un esempio: se io sono vaccinato e ho il green pass e in un aereo una persona in una fila dietro la mia si scopre positivo, oggi devo fare la quarantena. Ma questa cosa deve essere superata perché o ci fidiamo dei vaccini una volta per sempre o rimaniamo in una sorta di limbo. Anche per i posti al ristorante se usiamo bene il green pass, dovremmo avere progressivamente una maggiore libertà di movimento". ‘Regole’, quelle sul green pass, che presto, quindi, potrebbero interessare anche i sammarinesi, quasi tutti vaccinati ormai da settimane con il siero russo.