"Soldi negati, rischio di chiudere"

Coriano, il titolare della Fattoria la Mula d’Oro. "Il finanziamento regionale sembrava certo, non è arrivato"

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"Abbiamo rischiato di chiudere per il finanziamento della Regione svanito nel nulla. Anzi, direi ancora che non è certo che riusciremo ad andare avanti". Roberto Polidori scrive pubblicamente al presidente della Regione Stefano Bonaccini, mentre ogni giorno combatte per far sopravvivere la sua azienda agricola. Polidori aveva un sogno, fare della Mula d’oro una fattoria dove anche i turisti o chi va in cerca di esperienze al contatto con la natura potessero vivere giorni unici. C’era anche un particolare percorso per disabili che Roberto voleva realizzare tra le sue strutture e i campi, "ma non ho potuto farlo, senza fondi". Roberto aveva partecipato a un bando regionale. "Per due anni siamo rimasti ostaggi di un bando regionale (Bando Reg.(Ue) n° 13052013 – Psr 2014-2020 -misura 6- Tipo di operazione 6,4,01 Creazione e sviluppo di Agriturismo e Fattorie didattiche)". Un’esperienza che "oltre a farci tardare l’inizio lavori, ha messo a dura prova la nostra piccola azienda, che ha cominciato questo investimento contando sull’aiuto di una Regione vicina alle aziende agricole, ma che in realtà si è dimostrata il contrario". È il 30 giugno 2020 quando "siamo arrivati in graduatoria tra le aziende vincitrici in quanto avevano fatto domanda solo 13 aziende e la Regione aveva denari per pagarne più di 40. Ma l’ente probabilmente non soddisfatto dell’esito ha rimesso in gioco il bando con una proroga facendo entrare altre aziende, al 30 settembre 2020. Siamo arrivati nuovamente in graduatoria, tra le 32 ad avere partecipato. La Regione ancora non soddisfatta ha rimesso nuovamente in gioco il bando con una nuova proroga".

Siamo in ottobre e a partecipare sono 180, "e noi che siamo rimasti lì in ostaggio per tutto questo tempo siamo stati esclusi dalla graduatoria vincente. Solo in quel momento la Regione ha deciso che i giochi si potevano chiudere". Roberto pensava di poter ristrutturare il casolare destinandolo a piccole residenze turistiche, grazie anche ai 160mila euro della Regione, ma mentre la pandemia aggrediva i bilanci e i costi delle materie edilizie schizzavano alle stelle, quei denari sono diventati un miraggio. "Abbiamo anche fatto una denuncia ai carabinieri, ma è stata archiviata perché non siamo riusciti ad indicare i nomi dei responsabili. Sono sicuro, presidente Bonaccini, che quanto accaduto non rispecchia la funzionalità della Regione, ma ora è il momento di fare chiarezza, lo chiediamo a gran voce".

Andrea Oliva